Crisi dell'automotive
Stellantis, la produzione ai minimi da 70 anni. Allo studio lo spin off di Maserati e Alfa Romeo?
Crollata del 42,5% la realizzazione di nuove auto nei primi tre mesi in Italia. Secondo Bloomberg la casa automobilistica avrebbe incaricato McKinsey di pensare al futuro di due dei brand più iconici del gruppo
di Davide Lentini 8 Aprile 2025 13:12

Non si vedevano numeri così bassi dal 1956. Nel primo trimestre del 2025 la produzione di Stellantis di auto e furgoni commerciali è stata di 109.900 unità, il 35,5% in meno nel corso dell'ultimo anno. Nel primo trimestre 2024, infatti, erano stati prodotti 107.415 veicoli. Ma se restringiamo il dato alle sole auto, la perdita è del 42,5%, corrispondente a 60.533 unità. La produzione dei soli veicoli commerciali, invece, è scesa del 24,2% nei primi tre mesi di quest'anno. L'anno scorso, invece, era stato registrato un incremento del 28,5%. I dati sono contenuti nel report della Fim-Cisl, presentato oggi, relativo alla produzione italiana del gruppo. Per quanto riguarda i veicoli commerciali, la produzione è scesa da gennaio del -24,2% a 49.367 unità, contrariamente al dato dell'anno precedente, in salita del 28,5%.
Una situazione difficile anche alla luce dei dazi del 25% imposti da Trump sul settore dell'automotive. Tanto che secondo quanto riporta Bloomberg, Stellantis avrebbe incaricato McKinsey di studiare il futuro di due brand iconici del gruppo, Maserati e Alfa Romeo, in grande crisi. John Elkann avrebbe chiesto alla società di consulenza di valutare diverse opzioni per i due marchi, compresa la possibilità di collaborare con altri produttori per accedere a nuove tecnologie. Alcune aziende asiatiche avrebbero già espresso interesse, ma le valutazioni sono ancora in fase iniziale. Tra le ipotesi sul tavolo, a lungo termine, ci sarebbe anche la possibilità di uno spin-off di Maserati.
Proprio la produzione di Maserati è scesa ai minimi storici nei primi tre mesi di quest'anno. Entrando nel dettaglio dei dati contenuti nel report della Fim-Cisl, dagli stabilimenti produttivi di Torino sono usciti 9.860 mezzi da gennaio a fine marzo. La quasi totalità sono 500 Bev, eccetto 70 modelli di Maserati, ormai praticamente prossima all'azzeramento. Siamo ben lontani, infatti, dalle 10mila unità prodotte negli anni di punta.
A Cassino la produzione è stata di 4.655 unità, -45,5% rispetto al 2024. Un dato trimestrale così negativo non è mai stato raggiunto nella storia dello stabilimento del frusinate, organizzato ormai da oltre un anno su un solo turno. L'attuale produzione è rappresentata per il 26% dall'Alfa Romeo Giulia, per il 53% dall'Alfa Romeo Stelvio e per il 20% dalla Maserati Grecale, quest'ultima prodotta anche nella versione full electric.
Cala anche la produzione di Fiat Panda: nei primi tre mesi di quest'anno ne sono state realizzate solo 30.725 nello stabilimento di Pomigliano. Pur rappresentando da sola circa il 50% della produzione nazionale di auto, la Panda ha subito una flessione del 30% rispetto al 2024, quando era stato registrato il miglior dato trimestrale degli ultimi 4 anni. In generale a Pomigliano, il cui centro rappresenta il 61% della produzione totale di auto Stellantis in Italia, è stato registrato un calo del 36,9%.
Nel centro di Melfi, invece, la produzione è scesa del 64,6% a a 8.890 unità. Dopo lo stop di 500x, ora vengono prodotte Jeep Compass e Jeep Renegade: 8.675 quelle uscite nel primo trimestre di quest'anno dallo stabilimento lucano, dove è iniziata la produzione della DS8 con i primi 200 modelli.
Secondo la Fim-Cisl la situazione, già stimata in negativo alla fine del 2024, continuerà a peggiorare nel corso di tutto l'anno. Ci sarà un ulteriore aggravio in termini di volumi e di aumento dell'uso di ammortizzatori sociali che coinvolgeranno quasi la metà dei dipendenti. "La situazione dei dazi sul settore dell'automotive non facilita il recupero del dato negativo - ha spiegato il segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano - Questo rappresenta una ulteriore preoccupazione anche se Stellantis ha una esposizione molto limitata verso gli Usa per gli stabilimenti italiani".
L'INCARICO DI STELLANTIS A MCKINSEY
Una situazione difficile anche alla luce dei dazi del 25% imposti da Trump sul settore dell'automotive. Tanto che secondo quanto riporta Bloomberg, Stellantis avrebbe incaricato McKinsey di studiare il futuro di due brand iconici del gruppo, Maserati e Alfa Romeo, in grande crisi. John Elkann avrebbe chiesto alla società di consulenza di valutare diverse opzioni per i due marchi, compresa la possibilità di collaborare con altri produttori per accedere a nuove tecnologie. Alcune aziende asiatiche avrebbero già espresso interesse, ma le valutazioni sono ancora in fase iniziale. Tra le ipotesi sul tavolo, a lungo termine, ci sarebbe anche la possibilità di uno spin-off di Maserati.
PRODOTTE SOLO 70 MASERATI A TORINO
Proprio la produzione di Maserati è scesa ai minimi storici nei primi tre mesi di quest'anno. Entrando nel dettaglio dei dati contenuti nel report della Fim-Cisl, dagli stabilimenti produttivi di Torino sono usciti 9.860 mezzi da gennaio a fine marzo. La quasi totalità sono 500 Bev, eccetto 70 modelli di Maserati, ormai praticamente prossima all'azzeramento. Siamo ben lontani, infatti, dalle 10mila unità prodotte negli anni di punta.
CALA LA PRODUZIONE A CASSINO
A Cassino la produzione è stata di 4.655 unità, -45,5% rispetto al 2024. Un dato trimestrale così negativo non è mai stato raggiunto nella storia dello stabilimento del frusinate, organizzato ormai da oltre un anno su un solo turno. L'attuale produzione è rappresentata per il 26% dall'Alfa Romeo Giulia, per il 53% dall'Alfa Romeo Stelvio e per il 20% dalla Maserati Grecale, quest'ultima prodotta anche nella versione full electric.
NEPPURE PANDA AIUTA STELLANTIS
Cala anche la produzione di Fiat Panda: nei primi tre mesi di quest'anno ne sono state realizzate solo 30.725 nello stabilimento di Pomigliano. Pur rappresentando da sola circa il 50% della produzione nazionale di auto, la Panda ha subito una flessione del 30% rispetto al 2024, quando era stato registrato il miglior dato trimestrale degli ultimi 4 anni. In generale a Pomigliano, il cui centro rappresenta il 61% della produzione totale di auto Stellantis in Italia, è stato registrato un calo del 36,9%.
A MELFI CROLLO DEL 64,6%
Nel centro di Melfi, invece, la produzione è scesa del 64,6% a a 8.890 unità. Dopo lo stop di 500x, ora vengono prodotte Jeep Compass e Jeep Renegade: 8.675 quelle uscite nel primo trimestre di quest'anno dallo stabilimento lucano, dove è iniziata la produzione della DS8 con i primi 200 modelli.
STELLANTIS AGGRAVATA DAI DAZI
Secondo la Fim-Cisl la situazione, già stimata in negativo alla fine del 2024, continuerà a peggiorare nel corso di tutto l'anno. Ci sarà un ulteriore aggravio in termini di volumi e di aumento dell'uso di ammortizzatori sociali che coinvolgeranno quasi la metà dei dipendenti. "La situazione dei dazi sul settore dell'automotive non facilita il recupero del dato negativo - ha spiegato il segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano - Questo rappresenta una ulteriore preoccupazione anche se Stellantis ha una esposizione molto limitata verso gli Usa per gli stabilimenti italiani".
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