Scontro aperto
Escalation dazi Usa-Cina, Pechino aumenta le tariffe all’84%
Arriva la mossa della Cina in risposta all’aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti. Il segretario al Tesoro Usa Bessent sul possibile delisting di società cinesi da Wall Street: “Ogni opzione è sul tavolo”
di Fabrizio Arnhold 9 Aprile 2025 14:32

Non si ferma lo scontro sui dazi tra Stati Uniti e Cina. Pechino infatti ha deciso di rispondere al presidente Usa Donald Trump portando le proprie tariffe sui beni “Made in Usa” dal 34% all’84%, con effetto dalle ore 12 di domani. Una mossa che segue quella degli Stati Uniti che avevano alzato i dazi sui prodotti cinesi di un ulteriore 50%, dal precedente 34%.
Dalla Cina arriva anche un invito all’amministrazione americana a correggere subito le pratiche commerciali errate e ad annullare tutte le misure tariffarie unilaterali contro Pechino, risolvendo i contrasti attraverso un dialogo basato sul rispetto reciproco. Ieri Trump aveva detto di aspettarsi una telefonata dalla Cina.
“Ogni opzione è sul tavolo”, ha detto il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, rispondendo a una domanda sulla possibilità che l’America decidano di rimuovere i titoli cinesi dagli indici azionario statunitensi. “Sarà il presidente Trump a decidere”. La decisione della Cina di aumentare l’aliquota dei dazi sui prodotti americani dal 34% all’84% è “spiacevole - ha continuato Bessent -. Possono alzare i dazi, e allora? L’escalation è una mossa perdente per loro, vengano al tavolo delle trattative”.
Le Borse europee proseguono la seduta in profondo rosso, con Piazza Affari a -3,9%, Francoforte cede il 4%, Londra il 3,5% e Parigi il 3,9%. In ribasso i future di Wall Street a meno di un’ora dell’apertura. Crolla il petrolio, con il Wti giù del 6,90% a 55,45 dollari al barile.
SCONTRO COMMERCIALE APERTO
Dalla Cina arriva anche un invito all’amministrazione americana a correggere subito le pratiche commerciali errate e ad annullare tutte le misure tariffarie unilaterali contro Pechino, risolvendo i contrasti attraverso un dialogo basato sul rispetto reciproco. Ieri Trump aveva detto di aspettarsi una telefonata dalla Cina.
BESSENT: DELISTING SOCIETÀ CINESI?
“Ogni opzione è sul tavolo”, ha detto il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, rispondendo a una domanda sulla possibilità che l’America decidano di rimuovere i titoli cinesi dagli indici azionario statunitensi. “Sarà il presidente Trump a decidere”. La decisione della Cina di aumentare l’aliquota dei dazi sui prodotti americani dal 34% all’84% è “spiacevole - ha continuato Bessent -. Possono alzare i dazi, e allora? L’escalation è una mossa perdente per loro, vengano al tavolo delle trattative”.
BORSE IN ROSSO
Le Borse europee proseguono la seduta in profondo rosso, con Piazza Affari a -3,9%, Francoforte cede il 4%, Londra il 3,5% e Parigi il 3,9%. In ribasso i future di Wall Street a meno di un’ora dell’apertura. Crolla il petrolio, con il Wti giù del 6,90% a 55,45 dollari al barile.
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