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L&G vede una recessione negli Usa più vicina

La casa d'investimento sottolinea l'importanza della diversificazione sul mercato azionario, che ha permesso di subire un impatto limitato dopo i dazi imposti da Trump

di Stefano Caratelli 9 Aprile 2025 12:07

financialounge -  dazi trump L&G mercati recessione
I dazi imposti da Trump il 2 aprile hanno portato a un forte aumento della probabilità di recessione negli Usa già nel 2025. Le performance degli scorsi anni avevano aumentato notevolmente l’esposizione degli investitori all’America, e ora si mostra anche quanto sia importante diversificare gli investimenti, come nella strategia adottata da L&G, che nel contesto attuale le ha permesso di limitare l’impatto della politica commerciale di Trump. La stessa L&G esamina ora le conseguenze dei dazi e le possibili reazioni degli investitori, sottolineando la reazione negativa dei mercati, con paure crescenti sia nell’azionario sia nell’obbligazionario, che ha investito soprattutto gli asset USA più rischiosi, mentre si registra l’indebolimento del dollaro e dei prezzi del petrolio.

MARGINI DI NEGOZIATO MA DAZI ALTI A LUNGO


Sebbene ci sia ancora margine di negoziazione, l’idea più diffusa è che i dazi si manterranno alti per il resto dell’anno, con un sondaggio di Goldman Sachs che evidenzia come ora il 90% degli investitori ha rivisto al rialzo le stime di una possibile recessione nel 2025. Gli USA hanno tariffe di almeno il 10% su tutti i partner commerciali, con percentuali molto più alte su alcuni, tra cui Cina (34%), Giappone (24%) e UE (20%). L&G osserva che in alcuni casi i nuovi dazi dovrebbero sommarsi ad altri già esistenti, con paesi come la Cina che dovrebbero vedere il prezzo delle importazioni aumentato almeno del 54%.

CONSIDERARE ANCHE GLI EFFETTI INDIRETTI


Prima ancora che i dazi fossero annunciati, numerosi economisti avevano già rivisto al ribasso le stime di crescita Usa, con probabilità di recessione in risalita. Ma ora, secondo L&G, queste ultime saliranno ancora di più nelle prossime settimane e mesi. Gli economisti di L&G prevedono che gli Usa entreranno in recessione nei prossimi 12 mesi con una probabilità molto più alta, per l’impatto di minori flussi commerciali, l’incertezza e la scarsa fiducia, che potrebbe essere molto più alto di quanto si pensi, dato che al momento in molti stanno prendendo in esame solamente gli effetti diretti.

LIBERAZIONE DI RISORSE PER TAGLI ALLE TASSE, DEREGULATION


E’ ancora presto per dire che l’eccezionalismo Usa è finito. Una nota positiva, secondo L&G, potrebbe essere il fatto che i ricavi da dazi dovrebbero essere impiegati per un massiccio taglio delle tasse, che insieme alla deregulation potrebbe tornare alla ribalta sostenendo economia e mercati. L&G ritiene che un grosso aiuto per superare questa fase possa arrivare dalla diversificazione, mirata a non essere eccessivamente esposti a una singola asset class, area geografica o a un singolo scenario futuro. Ciò ha già permesso alla stessa L&G di non subire significative ripercussioni e permette oggi anche di non dover fare cambiamenti mirati nell’allocazione di portafoglio, come invece accadde con la Brexit.

DIVERSIFICAZIONE IMPORTANTE SOPRATTUTTO PER LE AZIONI


Per L&G la diversificazione è particolarmente importante nell’azionario, in cui la casa ha scelto di non esporsi eccessivamente a Wall Street, il che ha generato costi in termini di mancati profitti ma ora è un forte sostegno. Quest’approccio cauto, adottato già prima dei dazi, è stato applicato anche ai portafogli con un posizionamento più dinamico. Con gli spread a livelli storicamente bassi, a inizio anno, il potenziale di rendimento del credito era asimmetrico, con scarso potenziale di rialzo e possibili perdite più significative, soprattutto in scenari di avversione al rischio.

CONTRO LA NARRATIVA DEL DOLLARO FORTE


In generale, in termini di esposizione al rischio, L&G preferisce posizionarci sul potenziale rialzo delle azioni, mentre per il reddito fisso guarda con favore alla sicurezza dei titoli di Stato. Ma con i rendimenti in calo e la possibilità di inflazione in aumento, L&G sta rivalutando la visione positiva sulla duration, ritenendo che potrebbe essere meno supportata in futuro. Infine, nei mercati valutari, L&G si è schierata contro la narrazione del dollaro forte per diversi mesi, con una continua preferenza per il dollaro canadese e il peso messicano.

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