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Reshoring e riposizionamento delle catene di fornitura: lo slancio dei dazi per le small cap
Secondo gli esperti di aberdeen Investments in un contesto economico stabile e con valutazioni attraenti, le small cap di alta qualità sono interessanti per chi vuole trarre valore dalle dinamiche commerciali in evoluzione
di Leo Campagna 9 Aprile 2025 08:00

Per le aziende small cap statunitensi, uno dei principali vantaggi derivanti dai dazi annunciati da Trump è il reshoring della produzione. Lo sottolineano nella loro analisi Tom Harvey, Senior Equity Specialist, e Joe Rava Investment Manager, Equities, aberdeen Investments. Per i due manager, i dazi fanno pressione sui costi delle merci importate e questo stimola molte aziende statunitensi a modificare le proprie strategie per aumentare l'approvvigionamento e la produzione interna. Questo cambiamento sta creando nuove opportunità in vari settori per le small cap.
“I progetti di reshoring, ad esempio, alimenteranno la domanda per il settore edile, per i fornitori di calcestruzzo e per aziende di noleggio attrezzature con le banche regionali cruciali nel finanziamento di queste iniziative. I nuovi impianti di produzione di semiconduttori, dal canto loro, richiederanno sistemi HVAC (Heating, Ventilation & Air Conditioning) specializzati, e relativa capacità di manutenzione e riparazione nelle vicinanze” spiegano Harvey e Rava convinti che le small cap capaci di inserirsi in ambiti in espansione come questi potranno beneficiare di una crescita significativa dei ricavi e degli utili.
In parallelo i dazi spingeranno all'innovazione e al miglioramento dell'efficienza nelle aziende. Molte small cap stanno investendo in automazione, tecniche di produzione avanzate e altre soluzioni innovative per contrastare l'aumento dei costi dei materiali. Iniziative che consentiranno, in particolare alle aziende tecnologiche e industriali che fanno leva sull'innovazione, di preservare i margini e di posizionarsi per rafforzare la propria competitività.
Per quanto riguarda invece le small cap più orientate alle esportazioni, le contro tariffe imposte da altri Paesi, in risposta alle politiche di Trump, ridisegnano il panorama competitivo globale e costituiscono un ambiente sfidante. “Pechino ha risposto con dazi alle esportazioni statunitensi nei settori agricolo e automobilistico. Alcuni esportatori small cap stanno affrontando delle difficoltà ma altri stanno virando con successo verso mercati alternativi” riferiscono Harvey e Rava, secondo i quali le aziende più preparate a prosperare nel nuovo contesto economico saranno quelle in grado di adattarsi alle mutevoli dinamiche commerciali e a diversificare la propria clientela.
“L'economia statunitense dovrebbe continuare a espandersi, seppur a un ritmo più moderato, creando opportunità per le small cap di sfruttare il programma "America First" della nuova amministrazione e i miglioramenti operativi recenti per mitigare i rischi a breve termine” specificano i due manager di aberdeen Investments, ricordando come l’appeal delle small cap sia in crescita anche alla luce dell'alto peso del Big Tech negli indici large cap che impone una diversificazione.
“Le small cap dovrebbero registrare una crescita dei profitti superiore a quella delle large cap. Una prospettiva rilevante visto che il tasso di crescita degli utili delle small cap negli ultimi anni è stato più lento rispetto alle large cap. E’ pertanto probabile che l'accelerazione dei guadagni delle small cap possa contribuire a ridurre questo sconto, creando un'opportunità interessante per gli investitori” commentano Harvey e Rava.
I due manager di aberdeen Investments ammettono i rischi derivanti dagli impatti dei dazi di Trump, tuttavia la spinta verso la produzione nazionale, la diversificazione delle catene di fornitura e l'innovazione potrebbero favorire una crescita a lungo termine degli utili per molte di queste aziende. In un contesto economico stabile e con valutazioni attraenti, per chi vuole trarre valore dalle dinamiche commerciali in evoluzione un’interessante opportunità è rappresentata proprio dalle small cap di alta qualità.
I PROGETTI DI RESHORING
“I progetti di reshoring, ad esempio, alimenteranno la domanda per il settore edile, per i fornitori di calcestruzzo e per aziende di noleggio attrezzature con le banche regionali cruciali nel finanziamento di queste iniziative. I nuovi impianti di produzione di semiconduttori, dal canto loro, richiederanno sistemi HVAC (Heating, Ventilation & Air Conditioning) specializzati, e relativa capacità di manutenzione e riparazione nelle vicinanze” spiegano Harvey e Rava convinti che le small cap capaci di inserirsi in ambiti in espansione come questi potranno beneficiare di una crescita significativa dei ricavi e degli utili.
INNOVAZIONE E MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA AZIENDALE
In parallelo i dazi spingeranno all'innovazione e al miglioramento dell'efficienza nelle aziende. Molte small cap stanno investendo in automazione, tecniche di produzione avanzate e altre soluzioni innovative per contrastare l'aumento dei costi dei materiali. Iniziative che consentiranno, in particolare alle aziende tecnologiche e industriali che fanno leva sull'innovazione, di preservare i margini e di posizionarsi per rafforzare la propria competitività.
AMBIENTE SFIDANTE PER GLI ESPORTATORI
Per quanto riguarda invece le small cap più orientate alle esportazioni, le contro tariffe imposte da altri Paesi, in risposta alle politiche di Trump, ridisegnano il panorama competitivo globale e costituiscono un ambiente sfidante. “Pechino ha risposto con dazi alle esportazioni statunitensi nei settori agricolo e automobilistico. Alcuni esportatori small cap stanno affrontando delle difficoltà ma altri stanno virando con successo verso mercati alternativi” riferiscono Harvey e Rava, secondo i quali le aziende più preparate a prosperare nel nuovo contesto economico saranno quelle in grado di adattarsi alle mutevoli dinamiche commerciali e a diversificare la propria clientela.
IL PROGRAMMA ‘AMERICA FIRST’
“L'economia statunitense dovrebbe continuare a espandersi, seppur a un ritmo più moderato, creando opportunità per le small cap di sfruttare il programma "America First" della nuova amministrazione e i miglioramenti operativi recenti per mitigare i rischi a breve termine” specificano i due manager di aberdeen Investments, ricordando come l’appeal delle small cap sia in crescita anche alla luce dell'alto peso del Big Tech negli indici large cap che impone una diversificazione.
SLANCIO NELLA CRESCITA DEI PROFITTI DELLE SMALL CAP
“Le small cap dovrebbero registrare una crescita dei profitti superiore a quella delle large cap. Una prospettiva rilevante visto che il tasso di crescita degli utili delle small cap negli ultimi anni è stato più lento rispetto alle large cap. E’ pertanto probabile che l'accelerazione dei guadagni delle small cap possa contribuire a ridurre questo sconto, creando un'opportunità interessante per gli investitori” commentano Harvey e Rava.
RISCHI E OPPORTUNITÀ
I due manager di aberdeen Investments ammettono i rischi derivanti dagli impatti dei dazi di Trump, tuttavia la spinta verso la produzione nazionale, la diversificazione delle catene di fornitura e l'innovazione potrebbero favorire una crescita a lungo termine degli utili per molte di queste aziende. In un contesto economico stabile e con valutazioni attraenti, per chi vuole trarre valore dalle dinamiche commerciali in evoluzione un’interessante opportunità è rappresentata proprio dalle small cap di alta qualità.