La guerra commerciale
Trump minaccia dazi anche sui farmaci, e a Piazza Affari crollano i titoli del settore
Recordati perde a metà giornata il 5,70%. Crollano tutte le aziende del settore sui listini europei. L'annuncio ufficiale del presidente americano dovrebbe arrivare “molto presto”
di Davide Lentini 9 Aprile 2025 13:31

La nuova minaccia di Donald Trump di mettere dazi anche sui farmaci manda in rosso i titoli del settore, fino ad ora risparmiato dalla scure del presidente americano. I timori per una nuova ondata di tariffe che colpirebbero un ambito così delicato, spingono l'Euro Stoxx 600 a cedere a metà giornata il 3,40%. Le vendite si abbattono anche sui singoli titoli, a cominciare da quelli quotati a Piazza Affari. Sul listino milanese, infatti, Recordati arriva a perdere, alle 13, il 5,70%. Vendite anche anche su Diasorin, a -2,11% e su Amplifon, a -1,5%.
Non è solo Piazza Affari ad avvertire il pericolo. Una pioggia di vendite interessa i titoli farmaceutici sulle Borse europee. A Parigi Sanofi scivola di oltre il 7%, mentre a Francoforte Bayer perde il 3,65%. Male anche Astrazeneca che a Londra cede il 6,40%. Sulla piazza di Zurigo profondo rosso per Novartis e Roche, entrambi a -6,60%, e per Sandoz al -7%.
Con gli eventuali dazi sull'importazione di farmaci negli Usa, Trump ha il solito obiettivo: rilocalizzare la produzione negli Stati Uniti. Pur senza fornire dettagli precisi sull'entità o sulla tempistica dei dazi, il presidente americano ha anticipato che l'annuncio ufficiale arriverà "molto presto".
Per gli analisti di Intermonte i dazi sul settore farmaceutico non avranno "impatti diretti per Recordati, nonostante il mercato statunitense sia il principale per il gruppo, con un'incidenza del 17% sul fatturato, e pur non avendo siti produttivi nel Paese. L'esposizione negli Usa è infatti limitata ai farmaci per malattie rare, protetti da brevetti e caratterizzati da prezzi già particolarmente elevati, in quanto farmaci salvavita, elemento che ne riduce la sensibilità alle variazioni tariffarie". Nonostante questo, oggi le vendite sul titolo italiano si fanno sentire.
VENDITI SUI FARMACI IN TUTTA EUROPA
Non è solo Piazza Affari ad avvertire il pericolo. Una pioggia di vendite interessa i titoli farmaceutici sulle Borse europee. A Parigi Sanofi scivola di oltre il 7%, mentre a Francoforte Bayer perde il 3,65%. Male anche Astrazeneca che a Londra cede il 6,40%. Sulla piazza di Zurigo profondo rosso per Novartis e Roche, entrambi a -6,60%, e per Sandoz al -7%.
L'OBIETTIVO DI TRUMP
Con gli eventuali dazi sull'importazione di farmaci negli Usa, Trump ha il solito obiettivo: rilocalizzare la produzione negli Stati Uniti. Pur senza fornire dettagli precisi sull'entità o sulla tempistica dei dazi, il presidente americano ha anticipato che l'annuncio ufficiale arriverà "molto presto".
L'IMPATTO SU RECORDATI
Per gli analisti di Intermonte i dazi sul settore farmaceutico non avranno "impatti diretti per Recordati, nonostante il mercato statunitense sia il principale per il gruppo, con un'incidenza del 17% sul fatturato, e pur non avendo siti produttivi nel Paese. L'esposizione negli Usa è infatti limitata ai farmaci per malattie rare, protetti da brevetti e caratterizzati da prezzi già particolarmente elevati, in quanto farmaci salvavita, elemento che ne riduce la sensibilità alle variazioni tariffarie". Nonostante questo, oggi le vendite sul titolo italiano si fanno sentire.
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