L'apertura dei mercati
Dopo Wall Street anche le Borse europee volano per la retromarcia di Trump sui dazi
I listini europei decollano grazie alla pausa di 90 giorni sui dazi reciproci decisa all'improvviso dalla Casa Bianca, Milano in rialzo di oltre il 9%. L'euforia contagia anche le Borse asiatiche a eccezione della Cina, unico Paese non esentato dalle tariffe
di Antonio Cardarelli 10 Aprile 2025 09:09

Scatta il rally sulle Borse europee dopo la pausa sui dazi. Il Ftse Mib guadagna oltre il 9%, Francoforte poco sopra l'8% e Parigi sopra il 6% insieme a Londra.
Il colpo di teatro di Donald Trump ha scatenato l’euforia sui mercati. Intorno alle 19 italiane di mercoledì 9 aprile il presidente americano ha annunciato una pausa di 90 giorni per i dazi reciproci annunciati il 2 aprile. Citando le numerose richieste di dialogo arrivate da tutto il mondo, Trump ha abbassato i dazi reciproci al 10% per i prossimi 90 giorni per tutti i Paesi a eccezione della Cina. Lo scontro con Pechino rimane aperto e Trump, in risposta alle tariffe dell’84% imposte sulle merci americani, ha alzato i dazi sui prodotti cinesi al 125%. Nel corso della conferenza stampa successiva all’annuncio, Trump ha detto di aver agito perché “la gente si stava un po’ spaventando” e ha auspicato “accordi giusti”. La Casa Bianca ha precisato che i dazi su alluminio e acciaio restano in vigore.
Wall Street ha brindato immediatamente dopo l’annuncio di Trump, arrivato due ore prima della chiusura. Per la Borsa Usa, reduce da sedute molto complicate, è stata la giornata con il volume di azioni scambiate maggiore di sempre. Il Dow Jones ha guadagnato 2.962,86 punti (+7,87%), lo S&P 500 è salito di 474,02 punti (+9,51%), registrando il maggior guadagno percentuale dal 2008 e il terzo in assoluto dalla Seconda guerra mondiale. Il Nasdaq Composite ha aggiunto 1.857,06 punti (+12,16%), la miglior seduta dal gennaio 2001 e la seconda migliore in assoluto. Guardando ai singoli titoli, in evidenza Apple (+15%), Nvidia (+19%) e Tesla (+22%). Nella mattinata europea i futures di Wall Street sono leggermente in rosso, segno che l'incertezza non è stata ancora smaltita completamente.
La pausa decisa da Trump ha fatto decollare anche la Borsa di Tokyo, dove l’indice Nikkei ha chiuso in rialzo del 9,12%. Guadagni molto più contenuti, invece, sui listini cinesi visto che l’escalation tra Washington e Pechino è in pieno svolgimento e nessuno dei due, finora, ha fatto passi indietro. Trump, pur dicendo che “la Cina ha mancato di rispetto agli Usa”, ha ventilato l’ipotesi di un accordo con Xi. L'Unione europea si prepara a sospendere a sua volta i controdazi contro le merci Usa. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha accolto positivamente la pausa decisa da Trump, ma ha invocato chiarezza per il futuro.
Il petrolio, dopo il balzo di ieri, torna a perdere terreno proprio a causa delle tensioni Cina-Usa e dell’incertezza, che comunque resta sul tavolo. Il wti, contratto di maggio, lima dello 0,4% portandosi a 62,1 dollari al barile. L'euro, intanto, rallenta il passo, portandosi a 1,0981 dollari, rispetto a 1,1061 dollari della chiusura di ieri. È in forte rialzo il Bitcon, che sale del 7,14% a 82.299 dollari. Acquisti forti sull'oro con il contratto spot che sale dell'1,25% a 3.120 dollari l'oncia mentre i future sono in progresso dell'1,9% a 3.137 dollari l'oncia. Infine è in forte rialzo il gas scambiato ad Amsterdam: vale 35,89 euro al megawattora in progresso del 5,8%.
LA MARCIA INDIETRO DI TRUMP SUI DAZI
Il colpo di teatro di Donald Trump ha scatenato l’euforia sui mercati. Intorno alle 19 italiane di mercoledì 9 aprile il presidente americano ha annunciato una pausa di 90 giorni per i dazi reciproci annunciati il 2 aprile. Citando le numerose richieste di dialogo arrivate da tutto il mondo, Trump ha abbassato i dazi reciproci al 10% per i prossimi 90 giorni per tutti i Paesi a eccezione della Cina. Lo scontro con Pechino rimane aperto e Trump, in risposta alle tariffe dell’84% imposte sulle merci americani, ha alzato i dazi sui prodotti cinesi al 125%. Nel corso della conferenza stampa successiva all’annuncio, Trump ha detto di aver agito perché “la gente si stava un po’ spaventando” e ha auspicato “accordi giusti”. La Casa Bianca ha precisato che i dazi su alluminio e acciaio restano in vigore.
GIORNATA STORICA PER WALL STREET
Wall Street ha brindato immediatamente dopo l’annuncio di Trump, arrivato due ore prima della chiusura. Per la Borsa Usa, reduce da sedute molto complicate, è stata la giornata con il volume di azioni scambiate maggiore di sempre. Il Dow Jones ha guadagnato 2.962,86 punti (+7,87%), lo S&P 500 è salito di 474,02 punti (+9,51%), registrando il maggior guadagno percentuale dal 2008 e il terzo in assoluto dalla Seconda guerra mondiale. Il Nasdaq Composite ha aggiunto 1.857,06 punti (+12,16%), la miglior seduta dal gennaio 2001 e la seconda migliore in assoluto. Guardando ai singoli titoli, in evidenza Apple (+15%), Nvidia (+19%) e Tesla (+22%). Nella mattinata europea i futures di Wall Street sono leggermente in rosso, segno che l'incertezza non è stata ancora smaltita completamente.
TOKYO IN RALLY, TENSIONE CINA-USA
La pausa decisa da Trump ha fatto decollare anche la Borsa di Tokyo, dove l’indice Nikkei ha chiuso in rialzo del 9,12%. Guadagni molto più contenuti, invece, sui listini cinesi visto che l’escalation tra Washington e Pechino è in pieno svolgimento e nessuno dei due, finora, ha fatto passi indietro. Trump, pur dicendo che “la Cina ha mancato di rispetto agli Usa”, ha ventilato l’ipotesi di un accordo con Xi. L'Unione europea si prepara a sospendere a sua volta i controdazi contro le merci Usa. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha accolto positivamente la pausa decisa da Trump, ma ha invocato chiarezza per il futuro.
VALUTE E MATERIE PRIME
Il petrolio, dopo il balzo di ieri, torna a perdere terreno proprio a causa delle tensioni Cina-Usa e dell’incertezza, che comunque resta sul tavolo. Il wti, contratto di maggio, lima dello 0,4% portandosi a 62,1 dollari al barile. L'euro, intanto, rallenta il passo, portandosi a 1,0981 dollari, rispetto a 1,1061 dollari della chiusura di ieri. È in forte rialzo il Bitcon, che sale del 7,14% a 82.299 dollari. Acquisti forti sull'oro con il contratto spot che sale dell'1,25% a 3.120 dollari l'oncia mentre i future sono in progresso dell'1,9% a 3.137 dollari l'oncia. Infine è in forte rialzo il gas scambiato ad Amsterdam: vale 35,89 euro al megawattora in progresso del 5,8%.
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