La ricostruzione

Trump è stato messo all’angolo dai cinesi che hanno scaricato sul mercato titoli di Stato Usa?

I rendimenti in rialzo dei T-Bond hanno messo pressione a Trump sul tema dazi. E secondo diversi analisti dietro questi movimenti ci sarebbe la mano della Cina

di Antonio Cardarelli 10 Aprile 2025 11:13

financialounge -  dazi trump mercati T-bond
Senza alcun preavviso, Donald Trump ha sospeso i dazi reciproci per 90 giorni e ha scatenato l’euforia sui mercati. Wall Street nel giro di due ore ha recuperato parte delle perdite accumulate dopo il Liberation Day e l’Europa sta provando a fare lo stesso. Ma cosa ha provocato il repentino cambio di direzione di Trump?

TRUMP E I PROBLEMI DI DEBITO PUBBLICO


“La gente si stava un po’ spaventando”, ha detto Trump spiegando le ragioni dell’armistizio e affermando di aver concesso la pausa “a chi non ha deciso rappresaglie”. La pressione del mondo della finanza, dopo le disastrose sedute di Borsa seguite all’annuncio dei dazi, ha sicuramente fatto la sua parte nel convincere Trump. Ma secondo diversi analisti il motivo principale della decisione sarebbe riconducibile all’aumento repentino dei rendimenti dei T-Bond, i titoli di Stato americani. Il governo Usa, infatti, dovrà rifinanziare ottomila miliardi di dollari di debito pubblico entro la fine dell’anno. E, sempre secondo alcuni esperti, dietro questi movimenti al rialzo ci sarebbe principalmente la Cina.

LA CINA HA VENDUTO MASSICE QUANTITÀ DI T-BOND?


Per la Cina i dazi sono rimasti in vigore. Anzi, l’escalation è continuata senza sosta e Trump ha portato le tariffe sulle merci cinesi al 125% a causa “della mancanza di rispetto della Cina per i mercati del mondo”. Finora Pechino ha tenuto duro sui dazi e ha risposto con contro-tariffe all’84%. Ma tenendo conto dei rumors sulle manovre cinesi sui T-Bond, ecco che la guerra commerciale che tiene sul filo i mercati assume un altro aspetto. A sollevare il dubbio che Pechino abbia cominciato a vendere massicciamente Treasury per mettere pressione a Trump è, per esempio, Chamath Palihapitiya, venture capitalist sostenitore di Trump. Secondo questa lettura - che parte dal presupposto che la Cina, dopo il Giappone, è il maggiore detentore di debito pubblico americano (761 miliardi di dollari) – Pechino avrebbe venduto grosse quantità di T-Bond per rendere i costi di indebitamento del governo americano molto più onerosi.

DAZI, RENDIMENTI DEI T-BOND E CINA


I titoli di Stato americani sono considerati storicamente un rifugio sicuro in tempi di incertezza sui mercati azionari. Quando le cose si mettono male, gli investitori corrono a comprare debito Usa. È successo puntualmente in ogni crisi finanziaria, ed è accaduto anche subito dopo l’inizio dei ribassi post-dazi di Trump, quando il rendimento del decennale ha toccato quota 3,991%. Ma tra martedì 8 e mercoledì 9 aprile è iniziato un importante sell-off e il rendimento del T-Bond a 10 anni è cresciuto rapidamente fino ad arrivare a 4,425%. Il rialzo dei rendimenti ha interessato anche gli altri titoli di Stato Usa. Una cosa simile era successa nel Regno Unito con il rapido rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato dopo la presentazione del piano di investimenti del governo di Liz Truss, poi costretta a dimettersi.

L’AVVICINAMENTO UE-CINA


Dietro questo movimento, che ha effettivamente spaventato Trump, c’è quindi la Cina? Oppure c’è un filo rosso che lega anche altri Paesi che detengono grandi quantità di titoli di Stato americani? Di sicuro l’avvicinamento dell’Unione europea alla stessa Cina, e di quest’ultima al Giappone, dopo il trattamento ricevuto da Trump (non solo sui dazi) ha avuto il suo peso. Tuttavia, secondo altri osservatori, il rialzo dei rendimenti dei T-Bond dei giorni scorsi potrebbe essere dovuto a motivi tecnici, comunque collegati alla volatilità scatenata da Trump sui mercati. Come spiega la Reuters, che cita operatori di mercato, il sell-off dei T-Bond sarebbe dovuto alla necessità degli hedge fund di coprire le call sul mercato azionario. Avendo bisogno di liquidità, diversi hedge avrebbero scaricato T-Bond.

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