Transizione energetica

Energie rinnovabili: Raiffeisen CM fa il punto su opportunità e rischi

Gli ultimi due anni hanno dimostrato che anche un settore in netta crescita come quello delle energie rinnovabili non è immune da forti fluttuazioni e cali dei prezzi ma ciò non cambia le prospettive positive di lungo termine

di Leo Campagna 11 Aprile 2025 08:00

financialounge -  economia Energie rinnovabili ESG Raiffeisen Capital Management transizione energetica
Un sensibile aumento dei tassi di interesse e un significativo incremento dei prezzi delle materie prime e delle forniture. E’ la combinazione micidiale che negli ultimi due anni ha messo sotto pressione il settore delle energie rinnovabili, in particolare quella solare e quella eolica.

COSA HA PENALIZZATO IL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI


“Il peggioramento drastico delle prospettive di guadagno di questi settori ha raffreddato l'interesse degli investitori. Il brusco balzo dei tassi di interesse rende i progetti di finanziamento spesso molto più costosi mentre l’aumento dei prezzi delle materie prime e delle forniture, nonché l'aumento del costo del lavoro, hanno sbaragliato i calcoli originali dei prezzi e dei profitti per molti progetti legati alle energie rinnovabili già avviati o pianificati” spiega Hannes Loacker, gestore del fondo Raiffeisen Azionario MegaTrends ESG di Raiffeisen Capital Management.

SETTORE DELL’IDROGENO SOTTO PRESSIONE


Il manager ricorda inoltre come le valutazioni azionarie tendano a ridursi in presenza di  tassi di interesse più elevati nel mercato dei capitali, soprattutto per le aziende che non realizzeranno profitti nel prossimo futuro. Un aspetto che penalizza in modo particolare le aziende del settore dell'idrogeno, dal momento che i profitti in questo settore sono ancora molto lontani. La buona notizia, per chi oggi volesse investire in questo ambito o volesse incrementare l’esposizione, è che la significativa correzione offre migliori livelli di ingresso e maggiori opportunità di guadagno potenziale.

UN FORTE INCREMENTO DELLA CAPACITÀ INSTALLATA GLOBALE


“Grazie a una domanda guidata dal crescente impegno per la transizione energetica e dalla tendenza al ribasso del costo degli impianti i mercati dell'energia eolica e solare continueranno a crescere nel 2025,” commenta Loacker.  L’incremento della capacità installata globale delle turbine eoliche dovrebbe attestarsi a circa il 10% nel 2025, mentre la produzione installata di sistemi solari dovrebbe aumentare di ben il 30%.

I RISCHI DI CUI TENERE CONTO


Il gestore di Raiffeisen Capital Management segnala anche i rischi. Mentre le innovazioni tecnologiche possono rivoluzionare la leadership di mercato delle singole aziende, problematiche nella catena delle forniture per le materie prime e nella componentistica, aumenti inattesi dei costi o interventi normativi possono costituire fattori di incertezza. Tutto questo impone un attento controllo del mercato e una rigorosa selezione per poter apportare tempestivamente i necessari adeguamenti agli investimenti.

ENERGIA EOLICA E SOLARE


E’ vero che negli ultimi due anni anche un settore in netta crescita come quello delle energie rinnovabili si è dimostrato non immune da forti fluttuazioni e cali dei prezzi, ma le prospettive positive di lungo termine restano. La crescita della domanda di energia non potrà prescindere dalle fonti rinnovabili di  cui l'energia eolica e quella solare sono diventate le forze trainanti. “Le turbine eoliche e i pannelli solari rappresentano già le pietre miliari di un futuro energetico più pulito e a basse emissioni di carbonio e offrono interessanti opportunità di investimento” sottolinea Loacker che segnala due esempi di aziende virtuose nel portafoglio Megatrend: Vestas Wind, tra i leader di mercato nel settore dell'energia eolica, e First Solar, attualmente il più grande produttore di moduli solari negli USA.

VESTAS WIND E FIRST SOLAR


Vestas Wind, che ha già installato oltre 173 GW di turbine eoliche, è leader nello sviluppo di nuove tecnologie per l'energia eolica, come le turbine eoliche „offshore“ a basse emissioni. First Solar, dal canto suo, produce principalmente prodotti a film sottile di tellururo di cadmio (CdTe) per impianti solari su larga scala. La propria capacità produttiva è stata recentemente ampliata ulteriormente e l’azienda stima di raggiungere una capacità annua di oltre 10 gigawatt (GW) in moduli solari prodotti negli Stati Uniti entro il 2025.

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