L'apertura dei mercati
Niente panico sulle Borse europee tutte oggi in rialzo
Nonostante i cali della Borsa Usa per l'escalation sui dazi con la Cina, i listini europei provano a chiudere la settimana in verde. Rendimenti dei T-Bond ancora in crescita, von der Leyen avanza l'ipotesi di una tassa sulle Big Tech americane
di Antonio Cardarelli 11 Aprile 2025 09:18

L'ultima seduta della settimana si apre in territorio positivo per le Borse europee, che provano a superare le tensioni di Wall Street. L'indice Ftse Mib di Milano parte in leggero rialzo, mentre i guadagni a Parigi e Francoforte superano il mezzo punto percentuale.
La pausa di 90 giorni decisa da Donald Trump sui dazi ha dato respiro ai mercati globali, ma nella seduta di ieri a Wall Street è tornato il nervosismo. La Casa Bianca ha precisato che i dazi contro la Cina sono arrivati al 145% e l’escalation, quindi, non sembra al momento trovare una tregua, anche se Trump continua a parlare in termini positivi di Xi Jinping. Ieri il Dow Jones ha ceduto 1.014,79 punti (-2,50%), lo S&P 500 ha perso 188,85 punti (-3,46%), il Nasdaq ha chiuso in calo di 737,66 punti (-4,31%). Seduta negativa anche per la Borsa di Tokyo, che ha chiuso la settimana in calo del 2,96%, mentre Hong Kong e Shanghai si avviano a chiudere in territorio positivo.
In Europa Ursula von der Leyen ha annunciato la pausa di 90 giorni sui controdazi al 25% sulle merci Usa, ma l’incertezza sulle prossime mosse della Casa Bianca rimane e Macron invoca un accordo con gli americani. Washington ha fatto sapere che non ha intenzione di trattare con i singoli Paesi, ma vuole dialogare direttamente con l’Unione europea. La stessa von der Leyen è tornata a ventilare l'ipotesi di una tassa sulle Big Tech americane. La Casa Bianca ha fatto sapere che sono arrivate 75 richieste di confronto per trovare accordi sul commercio.
Nel frattempo, per Donald Trump resta caldo il tema dei T-Bond, che secondo molti osservatori è stato determinante per il passo indietro a sorpresa sui dazi. Il rendimento del decennale americano continua a salire e nella mattinata europea è arrivato al 4,43%, quasi 50 punti base in più rispetto a meno di una settimana fa. Per gli Stati Uniti ciò significa indebitarsi a prezzi difficilmente sostenibili. In calo anche il dollaro, altro movimento anomalo per un asset (come i T-Bond) tradizionalmente considerato un bene rifugio. Ma l’attivismo di Trump sui dazi sembra aver fiaccato questo tradizionale ruolo ricoperto dai due asset americani.
Gli occhi oggi saranno puntati anche sui titoli di stato visto che in tarda serata S&P si pronuncerà sul rating sovrano di Italia e Gran Bretagna, Moody's esprimerà il rating su Belgio e Francia e Fitch su quello della Spagna. Intanto a Wall Street comincia la stagione delle trimestrali, che verrà aperta da BlackRock, JP Morgan, Morgan Stanley e Wells Fargo.
Sul mercato valutario, l'euro continua a rafforzarsi sul biglietto verde: questa mattina passa di mano a 1,1258 dollari (ieri a 1,1183). Sale il prezzo del petrolio: il future maggio sul Wti guadagna l'1,1% attestandosi a 60,73 dollari al barile. È in rialzo anche il gas, guadagnando lo 0,6% a 33,5 euro al megawattora. Continua la marcia al rialzo dell'oro su livelli da record: il future guadagna l'1,3% attestandosi a 3.221 dollari all'oncia. Infine, va giù il Bitcoin, cedendo l'1,4% e portandosi a 80.996,7 dollari.
WALL STREET TORNA IN ROSSO
La pausa di 90 giorni decisa da Donald Trump sui dazi ha dato respiro ai mercati globali, ma nella seduta di ieri a Wall Street è tornato il nervosismo. La Casa Bianca ha precisato che i dazi contro la Cina sono arrivati al 145% e l’escalation, quindi, non sembra al momento trovare una tregua, anche se Trump continua a parlare in termini positivi di Xi Jinping. Ieri il Dow Jones ha ceduto 1.014,79 punti (-2,50%), lo S&P 500 ha perso 188,85 punti (-3,46%), il Nasdaq ha chiuso in calo di 737,66 punti (-4,31%). Seduta negativa anche per la Borsa di Tokyo, che ha chiuso la settimana in calo del 2,96%, mentre Hong Kong e Shanghai si avviano a chiudere in territorio positivo.
TRUMP: TRATTEREMO CON L’UE, NON CON I SINGOLI STATI
In Europa Ursula von der Leyen ha annunciato la pausa di 90 giorni sui controdazi al 25% sulle merci Usa, ma l’incertezza sulle prossime mosse della Casa Bianca rimane e Macron invoca un accordo con gli americani. Washington ha fatto sapere che non ha intenzione di trattare con i singoli Paesi, ma vuole dialogare direttamente con l’Unione europea. La stessa von der Leyen è tornata a ventilare l'ipotesi di una tassa sulle Big Tech americane. La Casa Bianca ha fatto sapere che sono arrivate 75 richieste di confronto per trovare accordi sul commercio.
RENDIMENTI DEI T-BOND ANCORA IN CRESCITA
Nel frattempo, per Donald Trump resta caldo il tema dei T-Bond, che secondo molti osservatori è stato determinante per il passo indietro a sorpresa sui dazi. Il rendimento del decennale americano continua a salire e nella mattinata europea è arrivato al 4,43%, quasi 50 punti base in più rispetto a meno di una settimana fa. Per gli Stati Uniti ciò significa indebitarsi a prezzi difficilmente sostenibili. In calo anche il dollaro, altro movimento anomalo per un asset (come i T-Bond) tradizionalmente considerato un bene rifugio. Ma l’attivismo di Trump sui dazi sembra aver fiaccato questo tradizionale ruolo ricoperto dai due asset americani.
STASERA GIUDIZIO S&P SULL’ITALIA
Gli occhi oggi saranno puntati anche sui titoli di stato visto che in tarda serata S&P si pronuncerà sul rating sovrano di Italia e Gran Bretagna, Moody's esprimerà il rating su Belgio e Francia e Fitch su quello della Spagna. Intanto a Wall Street comincia la stagione delle trimestrali, che verrà aperta da BlackRock, JP Morgan, Morgan Stanley e Wells Fargo.
DOLLARO IN CALO, SU IL PETROLIO
Sul mercato valutario, l'euro continua a rafforzarsi sul biglietto verde: questa mattina passa di mano a 1,1258 dollari (ieri a 1,1183). Sale il prezzo del petrolio: il future maggio sul Wti guadagna l'1,1% attestandosi a 60,73 dollari al barile. È in rialzo anche il gas, guadagnando lo 0,6% a 33,5 euro al megawattora. Continua la marcia al rialzo dell'oro su livelli da record: il future guadagna l'1,3% attestandosi a 3.221 dollari all'oncia. Infine, va giù il Bitcoin, cedendo l'1,4% e portandosi a 80.996,7 dollari.
Trending