Investimenti
ETF, è fuga dagli Usa: gli investitori puntano sull’Europa e sull’oro
Nel primo trimestre 2025 l’incertezza generata dai dazi ha provocato una rotazione verso gli asset europei: i dati sugli ETF raccolti e analizzati da Amundi
di Antonio Cardarelli 14 Aprile 2025 15:10

La politica dei dazi varata da Trump ha innescato una rotazione sui mercati. Gli investitori sembrano avere meno fiducia negli asset americani, come dimostrano soprattutto il calo del dollaro, l’aumento dei rendimenti dei T-Bond. La conferma di questa tendenza arriva anche dai flussi degli ETF del mese di marzo e del primo trimestre 2025.
I dati, elaborati da Amundi e Morningstar, parlano di 87,1 miliardi di euro di raccolta nel segmento degli ETF nel primo trimestre, molto meglio rispetto ai 46,2 miliardi di euro del primo trimestre 2024. A guidare i flussi sono gli ETF azionari (71,5 miliardi) con una prevalenza verso l’azionario europeo (26,7 miliardi) contro i 9 miliardi diretti sul mercato azionario Usa. Un trend è in netto contrasto con i primi tre mesi del 2024, durante i quali gli ETF azionari statunitensi avevano raccolto 12,7 miliardi di euro e le azioni europee solo 2,5 miliardi di euro. L’incertezza ha favorito le strategie sull’oro, che hanno registrato i flussi trimestrali più consistenti di questa asset class in quasi tre anni.
Il richiamo dell’azionario europeo è cresciuto a marzo, mese in cui il 50% dei nuovi afflussi nel segmento degli ETF ha riguardato proprio questa asset class. Oltre alle tensioni politiche negli Usa, anche l’aumento della spesa per la difesa in Europa e l’allentamento dei vincoli fiscali in Germania hanno spinto questa tendenza. Significativa anche la raccolta, nel primo trimestre 2025, per gli ETF su indici globali dei mercati sviluppati (17,5 miliardi di euro), mentre gli indici mondiali all-country hanno raccolto 10 miliardi di euro. A marzo, le strategie dei mercati sviluppati globali hanno raccolto 4,5 miliardi di euro e gli indici mondiali all-country 3,1 miliardi di euro.
Nel primo trimestre 2025 gli ETF a reddito fisso hanno raccolto 14,6 miliardi rispetto agli 11,1 miliardi di euro nello stesso periodo del 2024. Come per le azioni, anche in questo segmento gli investitori hanno privilegiato l'Europa. Gli ETF sul debito sovrano europeo hanno catturato 3,5 miliardi di euro e i flussi in entrata nelle strategie sui Treasury statunitensi sono stati pari a 1,8 miliardi di euro. Le strategie del mercato monetario hanno raccolto 4,6 miliardi di euro nel trimestre, una tendenza che si è manifestata anche nel mese di marzo con afflussi pari a 1,8 miliardi di euro. A marzo si sono registrati deflussi dalle obbligazioni societarie investment grade denominate in euro per 589 milioni di euro. Questo mese gli ETF sulle obbligazioni societarie denominate in dollari sono invece rimasti stabili.
L'incertezza politica e la volatilità dei mercati finanziari hanno portato gli investitori a orientarsi verso beni rifugio tradizionali, con afflussi a marzo di 764 milioni di euro nelle strategie sull'oro. Nel primo trimestre del 2025, i flussi verso l'oro sono stati pari a 3,8 miliardi di euro. Questo è stato il trimestre con gli afflussi più consistenti in questa asset class dal secondo trimestre del 2022, durante il quale gli investitori avevano allocato 6,5 miliardi di euro.
FUGA DAGLI USA
I dati, elaborati da Amundi e Morningstar, parlano di 87,1 miliardi di euro di raccolta nel segmento degli ETF nel primo trimestre, molto meglio rispetto ai 46,2 miliardi di euro del primo trimestre 2024. A guidare i flussi sono gli ETF azionari (71,5 miliardi) con una prevalenza verso l’azionario europeo (26,7 miliardi) contro i 9 miliardi diretti sul mercato azionario Usa. Un trend è in netto contrasto con i primi tre mesi del 2024, durante i quali gli ETF azionari statunitensi avevano raccolto 12,7 miliardi di euro e le azioni europee solo 2,5 miliardi di euro. L’incertezza ha favorito le strategie sull’oro, che hanno registrato i flussi trimestrali più consistenti di questa asset class in quasi tre anni.
INVESTIMENTI SUGLI ASSET EUROPEI
Il richiamo dell’azionario europeo è cresciuto a marzo, mese in cui il 50% dei nuovi afflussi nel segmento degli ETF ha riguardato proprio questa asset class. Oltre alle tensioni politiche negli Usa, anche l’aumento della spesa per la difesa in Europa e l’allentamento dei vincoli fiscali in Germania hanno spinto questa tendenza. Significativa anche la raccolta, nel primo trimestre 2025, per gli ETF su indici globali dei mercati sviluppati (17,5 miliardi di euro), mentre gli indici mondiali all-country hanno raccolto 10 miliardi di euro. A marzo, le strategie dei mercati sviluppati globali hanno raccolto 4,5 miliardi di euro e gli indici mondiali all-country 3,1 miliardi di euro.
REDDITO FISSO: EUROPA IN CRESCITA
Nel primo trimestre 2025 gli ETF a reddito fisso hanno raccolto 14,6 miliardi rispetto agli 11,1 miliardi di euro nello stesso periodo del 2024. Come per le azioni, anche in questo segmento gli investitori hanno privilegiato l'Europa. Gli ETF sul debito sovrano europeo hanno catturato 3,5 miliardi di euro e i flussi in entrata nelle strategie sui Treasury statunitensi sono stati pari a 1,8 miliardi di euro. Le strategie del mercato monetario hanno raccolto 4,6 miliardi di euro nel trimestre, una tendenza che si è manifestata anche nel mese di marzo con afflussi pari a 1,8 miliardi di euro. A marzo si sono registrati deflussi dalle obbligazioni societarie investment grade denominate in euro per 589 milioni di euro. Questo mese gli ETF sulle obbligazioni societarie denominate in dollari sono invece rimasti stabili.
BOOM DEGLI ETF SULL’ORO
L'incertezza politica e la volatilità dei mercati finanziari hanno portato gli investitori a orientarsi verso beni rifugio tradizionali, con afflussi a marzo di 764 milioni di euro nelle strategie sull'oro. Nel primo trimestre del 2025, i flussi verso l'oro sono stati pari a 3,8 miliardi di euro. Questo è stato il trimestre con gli afflussi più consistenti in questa asset class dal secondo trimestre del 2022, durante il quale gli investitori avevano allocato 6,5 miliardi di euro.