Mercato del vino
Bordeaux en primeur, che prezzo farà?
Grandi aspettative per l’appuntamento di quest’anno. Sono appena iniziati gli assaggi dell’annata 2024, che potrebbe eguagliare quella del 2014
di Paola Jadeluca 17 Aprile 2025 10:11

Mai come quest’anno l’En Primeur di Bordeaux si presenta come un appuntamento chiave per il mercato. Gli assaggi sono appena iniziati e mancano i rating dei critici, ormai diventati fondamentali per la formazione dei prezzi. Lo scenario non è dei più favorevoli. La domanda mondiale è in calo, alcuni châteaux in difficoltà chiudono i battenti e su tutto gravano anche i dazi imposti da Trump alle importazioni dall’Ue. Alle sfide economiche si sommano quelle climatiche: il millesimo 2024 ha fatto registrare l’annata più piovosa dal 1992, e il raccolto più basso dal 1991. Non c’entrano gli espianti dei vigneti, che procedono a ritmi serrati, ma che riguardano i vini di qualità inferiore. La quantità limitata e la qualità, che si annuncia alta, potrebbero spingere in alto i prezzi, ma i rischi sono elevati. Il mercato devi vini pregiati è in declino, il Liv-ex 1000, benchmark del settore, è sceso del 24,1% negli ultimi due anni.
Comprare vini pregiati quando sono ancora in fase di maturazione è una scommessa sul futuro, perché gli assaggi En Primeur si fanno su prove da botte o tini dell’ultima vendemmia, che saranno disponibili sul mercato, in bottiglia, solo dopo 18-24 mesi. In teoria, il prezzo di acquisto è decisamente più basso di quello al momento dell’uscita reale su mercato. Ma si tratta, appunto, di una scommessa sull’andamento futuro. I courtiers, i mediatori, conoscono la qualità degli châteaux, l’andamento dell’annata, ma anche le richieste di quantitativi da parte dei négociants, ovvero i commercianti che acquistano, e dunque aiutano gli châteaux a fissare un prezzo di vendita dei loro vini. Una volta fissato queste etichette sono vendute quasi esclusivamente ai négociants, allo stesso prezzo uguale per tutti e allo stesso momento. Bisogna azzeccare l’andamento futuro. Quando il vento è favorevole, va bene. È nei momenti più difficili che le decisioni si fanno più attente. L'anno scorso gli hanno abbassato i prezzi in media del 22,5%, ma non è stato sufficiente. I collezionisti sono sempre più esperti e le annate 2023 sono state difficili da vendere, nonostante fossero più economiche delle 2022, come risulta dai dati del Liv-ex. E sì che tutti citano il caso esemplare di Château Margaux, icona mondiale del vino, che si è presentata lo scorso anno a 360 euro a bottiglia (ex-négociant) rispetto ai 516 euro di un anno prima. C’è più cautela, timore di fare un cattivo investimento.
Che vento tira sul 2024? “I prezzi dovranno essere attraenti quest'anno, altrimenti le allocazioni verranno lasciate sul tavolo”, dichiara a Financialounge.com Sophia Gilmour, Liv-ex Market Intelligence Team. Racconta Gilmour a Financialounge.com: “Affinché l'acquisto sia finanziariamente sostenibile, gli En Primeur di quest'anno dovranno essere meno costosi di qualsiasi altra annata pronta da bere con rating simile disponibile sul mercato. È importante sottolineare che, con le condizioni di mercato che riducono i margini operativi lungo tutta la catena di fornitura, gli acquisti di En Primeur devono essere finanziariamente sostenibili. Mentre aspettiamo i punteggi della critica, i bollettini meteorologici e i sentimenti generali fuori Bordeaux mettono in relazione la qualità di questa annata con quella del 2014”
L'annata 2014 a Bordeaux, lo ricordiamo, è stata una delle migliori tra le cosiddette "annate minori", ha offerto vini di alta qualità a prezzi relativamente contenuti. “Il valore del 2024 dovrà essere indiscutibile e sembra, in molti casi, che un ritorno ai prezzi di rilascio del 2014 potrebbe fare la differenza”. Rilasciare l’annata 2024 ai prezzi giusti farà molto di più che rinvigorire il sistema En Primeur: potrebbe essere il catalizzatore necessario per porre fine all’attuale recessione del mercato, sostengono gli esperti del Liv-ex.
Con il mercato globale al suo terzo anno consecutivo di recessione, il Bordeaux 500, che indica di fatto lo stato di salute di questa regione, non è affatto il solo a registrare un calo costante negli ultimi anni. I prezzi in tutte le regioni sono aumentati troppo velocemente perché il mercato possa assorbirli. Anche se resta la speranza che altri indici trovino supporto ai minimi del 2020, tuttavia, il Bordeaux 500 ha superato questa soglia nel novembre 2024, sottolineano gli analisti del Liv-ex. L'analisi tecnica suggerirebbe che l'indice potrebbe trovare supporto ai suoi massimi del 2013, il 9,7% al di sotto del suo livello attuale. In caso contrario, il prossimo supporto critico, il minimo del 2015, si colloca ad un inquietante 9,1% più in basso.
Gli effetti positivi di prezzi ben ponderati non si riversano solo attraverso i vantaggi per négociants e commercianti. Una forte performance sul mercato ha un impatto diretto e positivo sull’immagine del marchio. Al giusto prezzo, c'è domanda. Dove c’è una domanda sufficiente, c’è spazio per rendimenti positivi. Questo spazio è una necessità: il capitale, lo stoccaggio e l’assicurazione non sono gratuiti. Cali significativi dopo il rilascio creano sospetto tra gli acquirenti, aprendo la strada a ulteriori spinte al ribasso dei prezzi. Allan Sichel, amministratore delegato della Maison Sichel, presidente del CIVB -Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux, il più importante organismo dell'industria vinicola in Francia, ha dichiarato a The Drink Business: “Gli châteaux si impegnano a rendere la campagna En Primeur di quest'anno un successo. Una campagna di successo, che generi valore in ogni fase della catena di fornitura e anche per il consumatore finale, è nell’interesse di tutti. Per realizzarlo sarà necessario allineare castelli, négociants e commercianti sui prezzi”. In linea con il mercato, si spera.
COLLEZIONISTI SEMPRE PIÙ ESPERTI
Comprare vini pregiati quando sono ancora in fase di maturazione è una scommessa sul futuro, perché gli assaggi En Primeur si fanno su prove da botte o tini dell’ultima vendemmia, che saranno disponibili sul mercato, in bottiglia, solo dopo 18-24 mesi. In teoria, il prezzo di acquisto è decisamente più basso di quello al momento dell’uscita reale su mercato. Ma si tratta, appunto, di una scommessa sull’andamento futuro. I courtiers, i mediatori, conoscono la qualità degli châteaux, l’andamento dell’annata, ma anche le richieste di quantitativi da parte dei négociants, ovvero i commercianti che acquistano, e dunque aiutano gli châteaux a fissare un prezzo di vendita dei loro vini. Una volta fissato queste etichette sono vendute quasi esclusivamente ai négociants, allo stesso prezzo uguale per tutti e allo stesso momento. Bisogna azzeccare l’andamento futuro. Quando il vento è favorevole, va bene. È nei momenti più difficili che le decisioni si fanno più attente. L'anno scorso gli hanno abbassato i prezzi in media del 22,5%, ma non è stato sufficiente. I collezionisti sono sempre più esperti e le annate 2023 sono state difficili da vendere, nonostante fossero più economiche delle 2022, come risulta dai dati del Liv-ex. E sì che tutti citano il caso esemplare di Château Margaux, icona mondiale del vino, che si è presentata lo scorso anno a 360 euro a bottiglia (ex-négociant) rispetto ai 516 euro di un anno prima. C’è più cautela, timore di fare un cattivo investimento.
ACQUISTO FINANZIARIAMENTE SOSTENIBILE
Che vento tira sul 2024? “I prezzi dovranno essere attraenti quest'anno, altrimenti le allocazioni verranno lasciate sul tavolo”, dichiara a Financialounge.com Sophia Gilmour, Liv-ex Market Intelligence Team. Racconta Gilmour a Financialounge.com: “Affinché l'acquisto sia finanziariamente sostenibile, gli En Primeur di quest'anno dovranno essere meno costosi di qualsiasi altra annata pronta da bere con rating simile disponibile sul mercato. È importante sottolineare che, con le condizioni di mercato che riducono i margini operativi lungo tutta la catena di fornitura, gli acquisti di En Primeur devono essere finanziariamente sostenibili. Mentre aspettiamo i punteggi della critica, i bollettini meteorologici e i sentimenti generali fuori Bordeaux mettono in relazione la qualità di questa annata con quella del 2014”
RICORDO DEL 2014 PER IL BORDEAUX EN PRIMEUR
L'annata 2014 a Bordeaux, lo ricordiamo, è stata una delle migliori tra le cosiddette "annate minori", ha offerto vini di alta qualità a prezzi relativamente contenuti. “Il valore del 2024 dovrà essere indiscutibile e sembra, in molti casi, che un ritorno ai prezzi di rilascio del 2014 potrebbe fare la differenza”. Rilasciare l’annata 2024 ai prezzi giusti farà molto di più che rinvigorire il sistema En Primeur: potrebbe essere il catalizzatore necessario per porre fine all’attuale recessione del mercato, sostengono gli esperti del Liv-ex.
IN LINEA CON IL MERCATO
Con il mercato globale al suo terzo anno consecutivo di recessione, il Bordeaux 500, che indica di fatto lo stato di salute di questa regione, non è affatto il solo a registrare un calo costante negli ultimi anni. I prezzi in tutte le regioni sono aumentati troppo velocemente perché il mercato possa assorbirli. Anche se resta la speranza che altri indici trovino supporto ai minimi del 2020, tuttavia, il Bordeaux 500 ha superato questa soglia nel novembre 2024, sottolineano gli analisti del Liv-ex. L'analisi tecnica suggerirebbe che l'indice potrebbe trovare supporto ai suoi massimi del 2013, il 9,7% al di sotto del suo livello attuale. In caso contrario, il prossimo supporto critico, il minimo del 2015, si colloca ad un inquietante 9,1% più in basso.
CIVB: ”UNA CAMPAGNA DI SUCCESSO”
Gli effetti positivi di prezzi ben ponderati non si riversano solo attraverso i vantaggi per négociants e commercianti. Una forte performance sul mercato ha un impatto diretto e positivo sull’immagine del marchio. Al giusto prezzo, c'è domanda. Dove c’è una domanda sufficiente, c’è spazio per rendimenti positivi. Questo spazio è una necessità: il capitale, lo stoccaggio e l’assicurazione non sono gratuiti. Cali significativi dopo il rilascio creano sospetto tra gli acquirenti, aprendo la strada a ulteriori spinte al ribasso dei prezzi. Allan Sichel, amministratore delegato della Maison Sichel, presidente del CIVB -Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux, il più importante organismo dell'industria vinicola in Francia, ha dichiarato a The Drink Business: “Gli châteaux si impegnano a rendere la campagna En Primeur di quest'anno un successo. Una campagna di successo, che generi valore in ogni fase della catena di fornitura e anche per il consumatore finale, è nell’interesse di tutti. Per realizzarlo sarà necessario allineare castelli, négociants e commercianti sui prezzi”. In linea con il mercato, si spera.
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