Risiko bancario

Unicredit sul golden power: possibile danno a sana gestione futura

La banca di Gae Aulenti ha risposto con una nota alle prescrizioni ricevute dalla Presidenza del Consiglio per l’ops a Banco Bpm. “Potrebbe portare a risultati non voluti”, ha aggiunto l'istituto di credito

di Annalisa Lospinuso 22 Aprile 2025 10:53

financialounge -  Andrea Orcel Banco Bpm golden power governo Ops Unicredit
Unicredit va giù duro contro il Governo e le prescrizioni golden power ricevute dalla Presidenza del Consiglio per l’ops Banco Bpm. “Potrebbero danneggiare la sua piena libertà e la capacità di adottare decisioni conformi ai principi di sana e prudente gestione in futuro, e persino portare a risultati non voluti (ad esempio l’imposizione di sanzioni a Unicredit a causa della presunta mancata osservanza di una qualsiasi delle prescrizioni)”. È quanto scrive la banca in una nota per commentare la ricezione, lo scorso venerdì, del decreto del Governo relativo al procedimento golden power, che prevede una serie di prescrizioni per la prosecuzione dell’offerta di Banco Bpm.

GOLDEN POWER NON UTILIZZATO PER ALTRE OPERAZIONI


UniCredit ha sottolineato anche che “non è in grado di prendere alcuna decisione definitiva sulla strada da seguire in merito all’offerta”. Secondo la banca guidata da Andrea Orcel “l’uso dei poteri speciali in un’operazione domestica tra due banche italiane non è comune e non è chiaro perché sia stato invocato in relazione a questa specifica operazione, ma non per le altre operazioni simili attualmente in corso sul mercato italiano. Inoltre, le prescrizioni si prestano a diverse interpretazioni e appaiono non completamente allineate con la legislazione italiana e comunitaria, oltre che con le decisioni delle autorità regolamentari”. “Inoltre – ha proseguito Gae Aulenti –le prescrizioni si prestano a diverse interpretazioni e appaiono non completamente allineate con la legislazione italiana e comunitaria, oltre che con le decisioni delle autorità regolamentari”.

RIDUZIONE DELLA PRESENZA IN RUSSIA


Per quanto riguarda le altre richieste del governo, la banca ribadisce che “ha la chiara intenzione di mantenere o incrementare l’esposizione dell’entità combinata alle pmi e di supportarle ulteriormente con le proprie fabbriche prodotto di eccellenza. Inoltre, continuerà a gestire gli asset in gestione dei suoi clienti nel loro migliore interesse e si impegna a continuare a ridurre la propria presenza in Russia, già diminuita del 90% circa negli ultimi tre anni, in linea con la decisione della Bce”.

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