Sunday View

Francesco, il papa che aveva a cuore l’economia globale

Fin dalla scelta del nome per il suo pontificato, Jorge Bergoglio ha messo subito in chiaro il suo pensiero. Coi fatti ha poi anche dimostrato tutto l’interesse per un sistema economico rinnovato e sostenibile

di Lorenzo Cleopazzo 27 Aprile 2025 09:30

financialounge -  economia Papa Francesco sunday view
Se proviamo un’emozione davvero forte, che sia positiva o negativa, ci ricordiamo il luogo e l’attimo esatti in cui ci trovavamo: cosa stavamo facendo, cosa ci ha provocato quell’emozione, e come ci siamo sentiti. L’istante precedente e quello successivo, però, sono spesso indistinti, avvolti da una leggera nebbia di dubbio. La memoria si è come fissata su quell’istante, come una cicatrice con i contorni che sfumano sulle tonalità della nostra pelle.

Capita che la nostra mente si ricordi perfettamente un istante tanto emozionale come questo, e quando il ricordo è comune, la domanda è sempre la stessa: “Cosa stavi facendo quando l’hai saputo?”

Ore 7:35 del 21 aprile 2025: cosa stavamo facendo quando abbiamo saputo della morte di papa Francesco?

La risposta non è importante: potevamo essere a fare colazione con degli amici o a fare la spesa per la grigliata di Pasquetta, potevamo essere impegnati a pedalare sulla nostra bicicletta o potevamo essere ancora a letto a dormire. No, la risposta non è importante, ma è importante l’emozione che ci ha provocato. E se non a noi, quella che ha provocato nel Mondo intero, perché una figura come la sua si è distinta non poco anche sul piano economico.

Nel Sunday View di questa settimana vogliamo ripercorrere alcuni punti dell’attenzione di Bergoglio verso l’economia globale e i suoi effetti, sottolineando quelli che sono stati – e probabilmente saranno ancora per un po’ – i capisaldi dell’azione del Pontefice.

Buona lettura.

UNA NUOVA ECONOMIA


“Dal Vaticano, 1° maggio 2019”. Così si conclude una lettera indirizzata direttamente a giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo. Una chiamata all’azione firmata da papa Francesco, per dare forma a The Economy of Francesco, un movimento che avesse come obiettivo la realizzazione di un’economia nuova, inclusiva e responsabile verso il Pianeta. Per farlo, il papa chiese aiuto ai giovani, che risposero con oltre 3000 candidature, da 120 Paesi, pure con background accademici differenti – non solo economia e finanza, ma anche sociologia, filosofia, tutela ambientale... –.

La visione economica di Bergoglio trovò una prima forma concreta nel suo manifesto programmatico, l’enciclica Evangelii Gaudium, pubblicata nel 2013, pochi mesi dopo la sua elezione al Soglio Pontificio. Da qui, il papa continuò a modellare il suo progetto economico e sociopolitico, muovendosi dentro e fuori la Chiesa e le pagine dei suoi testi: incontrò molte figure politiche, collaborò e si trovò in sintonia con figure di spicco dell’economia globale, per esempio citando più volte il lavoro del Nobel per l’economia Amartya Sen, il quale ha a sua volta evidenziato come la figura di Bergoglio fosse attenta e consapevole delle tematiche socio-economiche del nostro tempo.

In tutto il suo pontificato, ciò che contraddistingue il disegno di una nuova economia, secondo Bergoglio, era senz’altro il forte senso di proattività, di tangibilità degli sforzi e dei risultati. Dal progetto EoF, fino alle molte esortazioni di gesti concreti, tanto ai grandi della Terra, quanto alle persone comuni.

DELLE COSE NUOVE


Quanti si ricordano della Rerum Novarum? Dai, la famosissima enciclica di Leone XIII, quella che si studia anche sui libri di storia! Il perché poi sia su quelle pagine, è presto detto: quel testo è di fatto la prima vera presa di posizione della Chiesa Cattolica su questioni economiche, pubblicata in un periodo storico – la fine del XIX secolo – in cui le oppressioni sui lavoratori e sulle classi sociali più deboli erano all’ordine del giorno. Fino a quel momento la Chiesa era spesso vista come distante dai problemi sociali, Anche Leone XIII, come Bergoglio incitò all’attuazione di scelte concrete, partendo proprio dagli Stati, che avrebbero dovuto intervenire a protezione dei più sfruttati, garantendo un equilibrio all’interno della società. Nella Rerum Novarum, il papa pose l’attenzione alla figura del lavoratore, non solo come soggetto oppresso dal sistema capitalistico, ma proprio come essere umano, e come tale avente diritti che vanno tutelati. Allo stesso modo, papa Francesco si esprime a favore di un’etica globale che tenga conto del valore dei singoli individui, al di là del mero profitto.

La Rerum Novarum fu il primo esempio della moderna Dottrina Sociale della Chiesa, ovvero quella serie di principi che tutt’ora muovono le scelte economiche e sociali del cattolicesimo, e di cui anche Francesco si è fatto grande promotore.

SPERANZA E INIZIATIVA


I due capisaldi della nuova economia secondo papa Francesco esprimono il medesimo sentimento di proattività che permeava dalla Rerum Novarum di Leone XIII, così come da molti suoi successori che si sono impegnati sul fronte socio-economico. Così come il papa di fine ‘800 esortava gli Stati e gli altri protagonisti dell’economia ad agire affinché fosse realizzato e conservato un equilibrio sociale, allo stesso modo Bergoglio si è messo in gioco in prima persona con iniziative che portano tutt’ora il suo nome. Pur se profondamente legato al proprio periodo storico, Leone XIII ha comunque gettato le basi per un’etica dell’economia, in un contesto storico che si stava iper-industrializzando e al contempo chiudendo in serrati nazionalismi. Che poi, a ben vedere, è anche il contesto socio-economico in cui ha vissuto papa Francesco, che però ha amplificato e ampliato il paradigma del suo predecessore, dando anche una notevole attenzione alle relazioni globali e all’ambiente.

Al di là di quello che possa essere il proprio sentimento spirituale, è innegabile che Jorge Bergoglio sia stato un personaggio importante e carismatico del nostro tempo, che si è confrontato con tantissimi potenti della Terra, che ha evidenziato a loro – e a noi tutti – i pregi e i difetti dell’essere umani in questa nostra società contemporanea. Una figura che è entrata nelle case di tutti, che ha toccato i cuori e le menti di molti, lasciando un’impronta significativa sul nostro tempo.

BONUS TRACK


Entrambi i papi hanno criticato il consumismo sfrenato, ma chissà cosa avrebbero detto della vendita sfrenata di rosari, candele votive e tutta quell’oggettistica a loro dedicata...

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