La stagione degli utili

Trimestrali: utili Usa in crescita sotto le stime, Europa verso calo contenuto

Generali AM, in un commento di Chiara Robba, sottolinea la scarsa visibilità dovuta alle incertezze sui dazi e analizza il quadro settoriale e regionale. L’impatto dell’euro più forte

di Stefano Caratelli 29 Aprile 2025 08:00

financialounge -  Generali Asset Management trimestrali utili
Le trimestrali puntano a un calo del 5% degli utili per azione dell’europeo STOXX 600 e un aumento del 6% per l’S&P 500, sotto le stime di inizio anno, mostrando una scarsa visibilità sulle prospettive future, data l'incertezza sul commercio globale. In Europa finora i risultati sono stati deludenti per LVMH e un portafoglio ordini deludente per ASML. In USA si era già assistito a un deterioramento sul fronte di consumi e tecnologia anche prima del teatrale annuncio sui dazi di Trump, ma il piano fiscale tedesco e la spesa per la difesa UE avevano rappresentato un elemento positivo per le attese di crescita europea e globale.

DIFFICILE STIMARE L’IMPATTO DEI DAZI SULLA CRESCITA


Chiara Robba, head of LDI Equity di Generali Asset Management, sottolinea che oggi comunque non si è in grado di stimare i danni che i dazi arrecheranno alla crescita globale. La Presidente della BCE Lagarde ha stimato l'equivalente di -40 punti base sul PIL dell'Eurozona, e sebbene una crescita minore avrà un effetto disinflazionistico, l'impatto netto sull'inflazione dipenderà dalla risposta dell'UE e dalle reazioni valutarie. Sembra che Germania e Italia siano più vulnerabili rispetto a Francia o Spagna, ma tutto è ancora da vedere.

TRIMESTRALI, PENALIZZATI I SETTORI PIÙ ESPOSTI ALLE ESPORTAZIONI IN USA


Ora stiamo per entrare nella parte più importante della stagione degli utili del primo trimestre 2025. Gli economisti faticano a fare chiarezza sull'impatto delle ritorsioni o delle negoziazioni, e Robba si aspetta che i settori orientati al consumo interno come i servizi di pubblica utilità, le telecomunicazioni e il settore immobiliare registreranno risultati migliori, mentre quelli più esposti alle esportazioni in USA, come Medtech, l’auto, e il lusso dovrebbero subire la maggior parte delle revisioni al ribasso in caso di dazi del 20%, che potrebbero azzerare la crescita degli EPS europei potrebbe rispetto all'attuale consenso di circa il 6%.

NON SOTTOVALUTARE L’APPREZZAMENTO DELL’EURO SU DOLLARO


Oggi il consenso punta a un calo del 5% degli EPS dello STOXX 600, dove si prevede che il settore energetico sarà tra i più deboli, mentre tecnologia e industria potrebbero offrire alcuni contributi positivi. Robba avverte di non sottovalutare l’apprezzamento dell’euro su dollaro che può costituire una problematica con circa il 60% dei ricavi dello Stoxx 600 generato fuori dall’Europa. In USA le stime di consenso sugli utili per azione dell'S&P 500 per il 2025 sono diminuite solo del 2% da inizio anno e gli analisti prevedono ancora un aumento del 6%. I settori Energia e Materiali hanno registrato le peggiori revisioni negative, mentre il settore Finanziario è rimasto invariato.

I MAGNIFICI 7 POTREBBERO SUPERARE DI NUOVO L’S&P 500


Alcuni dei Big Tech come Microsoft e Google hanno già pubblicato le trimestrali, mentre sono in arrivo Amazon, Meta, Apple e solo a maggio Nvidia. Entro il 9 maggio, l'85% dell'S&P 500 avrà pubblicato le trimestrali e il consenso prevede che la crescita dei Magnifici 7 supererà nuovamente il resto dell'indice, ma con divario più ristretto. Anche qui, sottolinea l’esperta di Generali AM, l’impatto delle tariffe e l’escalation con la Cina potrebbe farsi sentire sulle revisioni.

PREVEDIBILI ALTRI TAGLI DELLE ATTESE IN EUROPA


In Europa, la stagione degli utili è iniziata con le trismestrali di LVMH e ASML con la prima che ha perso l’8% il giorno dei risultati, e la seconda il 5%, mentre l'indice STOXX 600 ha perso il 10% rispetto al picco di marzo. Al contrario, le stime di consenso sugli utili per azione per il 2025 sono diminuite meno del 2% da inizio anno. Considerata l'incertezza sui dazi e le probabili pessime prospettive delle aziende, Robba sottolinea che sono prevedibili ulteriori tagli.

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