christophe bernard

Bernard (Vontobel) segnala in particolare le materie prime e gli high yield globali e, per difendersi dalle insidie politiche della situazione italiana, il solido franco svizzero

Cristophe Barnard (Vontobel) analizza tutti i possibili scenari di mercato influenzati dal nascente governo Lega-Movimento 5 Stelle. E non esclude sorprese positive.

Secondo Bernard (Vontobel) nel 2018 la moneta unica potrebbe risentire di una battuta d’arresto. Ma le alternative non mancano.

Il nuovo anno potrebbe cominciare sulla scia della crescita vista nel 2017. Ma attenzione all’esito delle elezioni italiane e alla Fed.

È probabile che la diffusione dell'internet of things, della robotica avanzata e dell’intelligenza artificiale contribuisca presto a creare un futuro migliore.

Angela Merkel dovrebbe formare un governo con i liberali democratici (FDP) e con i Verdi. Ma una "grande coalizione" con la SPD non si può ancora escludere del tutto.

Per la seconda parte dell’anno previsti elevati utili societari e politiche monetarie accomodanti che offrono un sostegno ai mercati finanziari e ai titoli ciclici.

La crescita economica globale e le minori fonti di preoccupazioni politiche in Europa fanno preferire gli asset rischiosi i cui margini di rialzo sono però limitati.

Gregor Hirt, che proviene da Ubs Global AM, è il nuovo Head of Multi Asset Solutions di Vontobel AM, la boutique con 22 miliardi di franchi svizzeri in gestione.

La corsa agli acquisti di bund e dollaro, dovuta anche alle preoccupazioni politiche europee, potrebbe invertirsi se, come è probabile, Marine Le Pen non vincerà in Francia.