credito al consumo

Il debito dei consumatori americani è in aumento, ma a differenza del 2008 l’economia degli Stati Uniti cresce e le inadempienze sulle ipoteche primarie sono a un livello inferiore

Dopo un lungo periodo agevolato da politiche monetarie ultraespansive, il ciclo del credito USA evidenzia diverse criticità nei rischi associati ai prestiti al consumo.

La BLS (Bank Lending Survey) condotta dalla BCE a marzo mostra che il credito aziendale nella zona euro è in ritardo rispetto ai mutui e al credito al consumo.

I tassi di default dei prestiti subprime nel settore auto USA degli ultimi 2 anni destano preoccupazioni ma non sono paragonabili a quelli immobiliare del 2007-2008.

Proseguendo con l’ottimo andamento del 2016, in cui i prestiti hanno fatto registrare un incremento del +7,4% sul 2015, si raggiungerebbero i valori del 2009.

Cresce tra la clientela del credito al consumo quella di tipo digital mind (con approccio mentale incline alla comunicazione digitale) che orienterà la domanda futura.

A differenza del 2007 i debiti subprime (quelli erogati alle famiglie meno abbienti) che preoccupano non sono quelli immobiliari ma quelli del credito al consumo.