BCE
Strategia di marzo 2014
1 Aprile 2014 - 0:00
Le prime settimane del 2014 hanno mostrato una debolezza dei dati macroeconomici degli Stati Uniti, ciò nonostante i dati sul lavoro USA mostrano comunque un trend positivo che rassicura i mercati.
Anche in Europa i dati macroeconomici mostrano una crescita ed un miglioramento dell'economia. Segnali opposti invece in Cina che delude le aspettative e rallenta la propria corsa.
Nel contesto attuale i mercati avvertono le incertezze date dalle tensioni geopolitiche in Ucraina: ciò si traduce da una parte con una sofferenza da parte dei mercati emergenti, in particolare riferita ai Paesi contigui alla zona di tensione; dall'altra le strategie di difesa di portafoglio hanno funzionato solo in parte. Ha funzionato in particolare la difesa della obbligazioni core, grazie alla diminuzione dei tassi di interesse sia negli USA che in Europa, dove gli spread sono rimasti stabili.
Non ha invece funzionato il dollaro che, contrariamente a quanto accade in occasione di tensioni, non si è apprezzato nei confronti dell'euro.
Questo è dovuto in particolare dalla revisione al ribasso delle stime di inflazione ad opera della BCE che, nonostante questo, continua protrarre la sua inazione per far fronte a tale peggioramento.
I mercati finanziari risentono anche del mercato del credito in Cina che, nel suo percorso verso la reale efficienza, ha visto avvenire il primo fallimento destabilizzando i mercati.