Bruno Rovelli
Flash Mercati - 15 aprile 2014
17 Aprile 2014 - 0:00
Bruno Rovelli, Responsabile Investment Advisory di BlackRock Italia, nel Flash Mercati di questa settimana offre un aggiornamento degli sviluppi sui principali mercati finanziari.
I mercati azionari, con performance vicine allo zero da inizio anno, nascondono in realtà volatilità sia a livello di settori sia a livello di paesi. Nell’ultimo mese i paesi emergenti hanno registrato buone performance di ripresa, a differenza dei segnamenti azionari dei paesi sviluppati che stanno registrando una correzione, con il Giappone uno dei peggiori mercati da inizio anno. A livello settoriale si evidenziano risultati positivi sul settore biotech e internet.
Sul versante obbligazionario, i mercati globali registrano performance positive da inizio anno e poco differenziate all’interno dei diversi settori: high yield, governativi e corporate investment grade hanno infatti registrato performance robuste. Le obbligazioni periferiche dell’Eurozona preformano bene, a seguito di una maggiore stabilità politica interna ai diversi paesi. Infine, le obbligazioni emergenti in hard currency rappresentano la miglior asset class obbligazionaria da inizio anno, recuperando così la sottoperformance dell’anno precedente.
Le cause dell’attuale volatilità sui mercati e di omogeneità sui mercati obbligazionari sono da ricercare al di fuori dalle consolidate regole fondamentali e sui basa su spiegazioni non di origine economica: i paesi core sorprendono positivamente, mentre le economie dei paesi emergenti continuano a decelerare.
Le ragioni possono essere individuate in due fattori principali: da un lato la ripresa dei mercati azionari porta con sé una maggiore volatilità; dall’altro la riduzione dell’esposizione agli azionari dei paesi sviluppati e il sottopeso sugli emergenti ha generato una sovraperformance di alcuni mercati emergenti nel corso delle ultime settimane.
Nel prossimo futuro meglio quindi ridurre l’esposizione ai mercati azionari e privilegiare strategie multi-asset con maggior delega al gestore, al fine di selezione le opportunità migliori. Il settore obbligazionario offrirà rendimenti positivi, ma questi saranno più compressi rispetto al passato e strategie più flessibili sono in grado di rispondere meglio a questi cambiamenti.
I mercati azionari, con performance vicine allo zero da inizio anno, nascondono in realtà volatilità sia a livello di settori sia a livello di paesi. Nell’ultimo mese i paesi emergenti hanno registrato buone performance di ripresa, a differenza dei segnamenti azionari dei paesi sviluppati che stanno registrando una correzione, con il Giappone uno dei peggiori mercati da inizio anno. A livello settoriale si evidenziano risultati positivi sul settore biotech e internet.
Sul versante obbligazionario, i mercati globali registrano performance positive da inizio anno e poco differenziate all’interno dei diversi settori: high yield, governativi e corporate investment grade hanno infatti registrato performance robuste. Le obbligazioni periferiche dell’Eurozona preformano bene, a seguito di una maggiore stabilità politica interna ai diversi paesi. Infine, le obbligazioni emergenti in hard currency rappresentano la miglior asset class obbligazionaria da inizio anno, recuperando così la sottoperformance dell’anno precedente.
Le cause dell’attuale volatilità sui mercati e di omogeneità sui mercati obbligazionari sono da ricercare al di fuori dalle consolidate regole fondamentali e sui basa su spiegazioni non di origine economica: i paesi core sorprendono positivamente, mentre le economie dei paesi emergenti continuano a decelerare.
Le ragioni possono essere individuate in due fattori principali: da un lato la ripresa dei mercati azionari porta con sé una maggiore volatilità; dall’altro la riduzione dell’esposizione agli azionari dei paesi sviluppati e il sottopeso sugli emergenti ha generato una sovraperformance di alcuni mercati emergenti nel corso delle ultime settimane.
Nel prossimo futuro meglio quindi ridurre l’esposizione ai mercati azionari e privilegiare strategie multi-asset con maggior delega al gestore, al fine di selezione le opportunità migliori. Il settore obbligazionario offrirà rendimenti positivi, ma questi saranno più compressi rispetto al passato e strategie più flessibili sono in grado di rispondere meglio a questi cambiamenti.
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