aliquota
Sempre meno conveniente il fai da te nei corporate bond
30 Giugno 2014 17:42
Da domani entra in vigore la nuova tassazione sulle rendite finanziarie. Tra gli aspetti più importanti che rischiano tuttavia di passare sottotraccia, c’è quello del peso che avrà la nuova aliquota sui rendimenti dei bond societari e bancari rispetto alla tassazione applicata ai titoli di Stato.
Per capire l’importanza di questo concetto è sufficiente calcolare quanto debba rendere, al lordo, un bond bancario o societario per garantire lo stesso rendimento, netto, di un titolo di stato di uguale durata. Per esempio il BTP 1.8.2017 riconosce un rendimento lordo dello 0,90% e netto dello 0,79%: per uguagliare tale guadagno netto annuo, un corporate bond triennale deve avere un rendimento lordo dell’1,06%.
A fronte invece di un 1,45% lordo (e 1,27% netto) del BTP 1.9.2019, l’obbligazione bancaria o societaria deve riconoscere un tasso annuo lordo dell’1,71%.
Infine, nel caso di un BTP decennale che paga il 2,85% lordo (pari al 2,49%), il corporate bond scadenza 2024 deve liquidare un rendimento lordo del 3,37%. Una situazione che fa diventare ancora meno conveniente i corporate bond che già riconoscono tassi schiacciati sui minimi. Che fare?
La soluzione è quella di abbandonare il fai da te e di scegliere invece di affidarsi a un bravo gestore obbligazionario corporate bond euro investment grade che, in virtù della sua pluriennale esperienza sui mercati, è in grado di allestire portafogli capaci di assicurare un buon rendimento con un profilo di rischio non eccessivo e in grado anche di selezionare gli emittenti che potrebbero beneficiare di un miglioramento del merito di credito da parte delle società di rating.
Tra i migliori fondi di categoria, che in media hanno reso il 5,39% da inizio anno e l’8,96% negli ultimi 12 mesi, si sono distinti, per esempio, i comparti Schroder ISF EURO Credit Conviction C, Natixis Euro Credit R/A, FF - Euro Corporate Bond Fund, Parvest Bond Euro Corporate Privilege, Vontobel Fund - Euro Mid Yield Bond A1, Vontobel Fund EUR Corporate Bond Mid Yield B e Invesco Euro Corporate Bond Fund Class C.
Per capire l’importanza di questo concetto è sufficiente calcolare quanto debba rendere, al lordo, un bond bancario o societario per garantire lo stesso rendimento, netto, di un titolo di stato di uguale durata. Per esempio il BTP 1.8.2017 riconosce un rendimento lordo dello 0,90% e netto dello 0,79%: per uguagliare tale guadagno netto annuo, un corporate bond triennale deve avere un rendimento lordo dell’1,06%.
A fronte invece di un 1,45% lordo (e 1,27% netto) del BTP 1.9.2019, l’obbligazione bancaria o societaria deve riconoscere un tasso annuo lordo dell’1,71%.
Infine, nel caso di un BTP decennale che paga il 2,85% lordo (pari al 2,49%), il corporate bond scadenza 2024 deve liquidare un rendimento lordo del 3,37%. Una situazione che fa diventare ancora meno conveniente i corporate bond che già riconoscono tassi schiacciati sui minimi. Che fare?
La soluzione è quella di abbandonare il fai da te e di scegliere invece di affidarsi a un bravo gestore obbligazionario corporate bond euro investment grade che, in virtù della sua pluriennale esperienza sui mercati, è in grado di allestire portafogli capaci di assicurare un buon rendimento con un profilo di rischio non eccessivo e in grado anche di selezionare gli emittenti che potrebbero beneficiare di un miglioramento del merito di credito da parte delle società di rating.
Tra i migliori fondi di categoria, che in media hanno reso il 5,39% da inizio anno e l’8,96% negli ultimi 12 mesi, si sono distinti, per esempio, i comparti Schroder ISF EURO Credit Conviction C, Natixis Euro Credit R/A, FF - Euro Corporate Bond Fund, Parvest Bond Euro Corporate Privilege, Vontobel Fund - Euro Mid Yield Bond A1, Vontobel Fund EUR Corporate Bond Mid Yield B e Invesco Euro Corporate Bond Fund Class C.
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