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Amundi consiglia prudenza: la battaglia sull’inflazione non è ancora finita

Vincent Mortier (Amundi) resta leggermente difensivo e ben diversificato in termini di sentiment per il rischio, e vede opportunità nei titoli di Stato, nel credito di qualità e in alcuni attivi dei mercati emergenti

di Leo Campagna 21 Dicembre 2023 19:00
financialounge -  Amundi mercati Vincent Mortier

Il continuo calo dell’inflazione e i segnali che la Fed potrebbe essere prossima alla fine della sua stretta monetaria hanno alimentato da novembre un rally sugli attivi rischiosi. Ma adesso ci si chiede se sia prossimo l’annuncio della vittoria sull’inflazione e quale sarà l’andamento della crescita nel prossimo anno. Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer di Amundi, nel Global Investment Views di dicembre 2023, approfondisce alcuni punti chiave.

LIEVE RECESSIONE NEGLI USA NEL 2024


Gli Stati Uniti nel 2023 dovrebbero crescere del 2,4%, ma ci aspettiamo ancora una lieve recessione nel primo semestre del 2024 alla luce delle difficili condizioni in cui versa l’economia reale. Recessione che non intravediamo invece nella zona euro, il cui punto di partenza della crescita è tuttavia più basso rispetto a quello degli Stati Uniti. Inoltre ci sono limitati margini per una manovra fiscale (come nel caso della Germania) e per le regole di bilancio dell’Unione europea” spiega Mortier.

LE FUTURE DECISIONI DI FED E BCE


Secondo il manager, la Fed e la BCE per intraprendere le future decisioni monitoreranno l’impatto dei costi dei finanziamenti nell’economia e la solidità del mercato del lavoro sui consumi finali e sull’inflazione (che beneficeranno del calo del prezzo del petrolio). Nel frattempo, le recenti rilevazioni indicano un atteggiamento aziendale prudente sull’occupazione e sui piani di spesa per gli investimenti mentre la domanda dei consumatori appare debole.

RISCHI GEOPOLITICI ELEVATI


Mortier infine, delinea rischi geopolitici elevati con un probabile peggioramento dei rapporti sino-americani a prescindere da chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti, mentre il conflitto tra Israele e Hamas dovrebbe rimanere confinato a livello regionale. Per tutte queste considerazioni, ritiene sia utile mantenere un orientamento prudente.

APPROCCIO ATTIVO NEL REDDITO FISSO


“Le obbligazioni hanno ancora valore ma preferiamo un approccio attivo con una view positiva sulla duration statunitense, neutrale sull’Europa e prudente sul Giappone. Nell’ambito del credito societario notiamo un peggioramento dei default soprattutto nel segmento dei bond con rating bassi (CCC), mentre nel caso delle obbligazioni Investment grade i bilanci delle società appaiono stabili e questo ci spinge a privilegiare la qualità, in particolare in Europa, mentre riteniamo gli high yield statunitensi piuttosto cari” riferisce il manager di Amundi.

VIEW POSITIVA SU MERCATI EMERGENTI E PETROLIO, NEUTRALE SULL’ORO


Secondo il quale il debito dei mercati emergenti, sia in valuta forte che in divisa locale, offre ora un buon flusso cedolare (carry) avendo tuttavia cura di captare eventuali segnali di rafforzamento del dollaro USA che tenderebbe a nuocere all’asset class. Alla luce dei rischi geopolitici che dovrebbero perdurare anche nel 2024, Mortier ha rivisto al rialzo la view sul petrolio, mentre è ritornato ad avere una posizione neutrale sull’oro. Sul fronte valutario mantiene invece un outlook positivo sulla crescita nel lungo termine in America Latina.

FOCUS SUI TITOLI AZIONARI VALUE E DI QUALITÀ


In ambito azionario, Mortier resta prudente verso i listini dei mercati sviluppati. Facendo alcune distinzioni. Negli Stati Uniti le valutazioni sono eccessive relativamente ai titoli growth e a quelli delle società ad alta capitalizzazione. “Siamo positivi sulle aree con valutazioni interessanti come quelle dei titoli Value e di qualità negli Stati Uniti e in Europa. L’attuale stagione delle trimestrali, con i risultati di molte società inferiori alle stime sia negli Stati Uniti che in Europa, supporta il nostro punto di vista e indica che le pressioni sui consumi stanno diventando più generalizzate” specifica il manager.

PREFEREZA A INDIA, INDONESIA E BRASILE


L’analisi del Group CIO di Amundi si completa con la convinzione che i trend disinflazionistici nei paesi sviluppati e il loro impatto sulla politica delle Banche centrali spingeranno gli asset dei mercati emergenti. “Le azioni, in particolare, offrono delle opportunità, soprattutto quelle asiatiche esclusa la Cina, mentre continuiamo a preferire India, Indonesia e Brasile perché potrebbero crescere molto”.
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