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Dimon (JP Morgan) cauto sul calo dei tassi: “Fase cruciale per l’economia del mondo libero”

Nella lettera annuale agli azionisti il Ceo di JP Morgan invita alla calma sul calo dell’inflazione: “Transizione green, rimilitarizzazione e ristrutturazione del commercio sono fattori che incidono”

di Antonio Cardarelli 8 Aprile 2024 17:46
financialounge -  Jamie Dimon jp morgan

“L'enorme spesa fiscale, i miliardi di dollari necessari ogni anno per l'economia verde, la rimilitarizzazione del mondo e la ristrutturazione del commercio globale sono tutti fattori inflazionistici”. Lo ha scritto il Ceo di JP Morgan, Jamie Dimon, nella sua lettera agli azionisti. Una lettera nella quale il numero uno della grande banca di investimento ha affrontato anche altri temi, tra cui quello dell’intelligenza artificiale.

L’EFFETTO DEI TASSI ELEVATI


"Se i tassi a lungo termine salissero oltre il 6% e questo aumento fosse accompagnato da una recessione, ci sarebbe molto stress, non solo nel sistema bancario - ha scritto Dimon - Siamo preparati per una forchetta molto ampia sui tassi d'interesse, dal 2% all'8% o persino di più, con una forchetta altrettanto ampia sull'economia, da una forte crescita con un'inflazione moderata a una recessione con l'inflazione o una stagflazione". Dimon avverte che un aumento di 2 punti percentuali dei tassi riduce essenzialmente del 20% il valore della maggior parte degli asset finanziari. Nella stessa lettera, il numero uno di JP Morgan aggiunge che alcuni asset immobiliari, in particolare gli immobili ad uso ufficio, "potrebbero valere ancora meno a causa degli effetti della recessione e dell'aumento dei posti vacanti. Ricordate anche che gli spread di credito tendono ad allargarsi, a volte in modo drammatico, in caso di recessione".

“MOMENTO CRUCIALE PER L’ECONOMIA”


In un altro passaggio Dimon si sofferma sull’economia che è in "un momento cruciale per l'America e per il mondo libero". Dimon ha lanciato l'allarme sul deficit statunitense troppo ampio, ha espresso dubbi sull'atterraggio morbido per l'economia statunitense e timori per l'incertezza globale, con le guerre in Ucraina e Medio Oriente. Inoltre, ha espresso preoccupazione per le divisioni politiche negli Stati Uniti e per le norme bancarie di Basilea 3 che presto entreranno in vigore.

IL TEMA INTELLIGENZA ARTIFICIALE


Secondo Dimon, l'intelligenza artificiale avrà un impatto profondo sulla società, che “verrà trasformata come in passato è accaduto con la stampa, l’elettricità e internet". JP Morgan ha oltre 2.000 dipendenti sull'IA e il machine learning: "Prevediamo che il nostro uso dell'intelligenza artificiale abbia il potenziale per migliorare virtualmente ogni lavoro e che avrà un impatto sulla composizione della forza lavoro. Potrebbe ridurre determinate categorie di lavori o ruoli, ma potrebbe crearne allo stesso tempo delle altre", ha scritto Dimon.
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