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BNY Mellon IM: mercati in fase cruciale, torna il ruolo di copertura del reddito fisso

Economisti e portfolio manager del gruppo BNY Mellon Investment Management esaminano il momento di mercato delle varie asset class e ne valutano le prospettive alla luce delle principali tendenze macroeconomiche di oggi

di Stefano Caratelli 22 Aprile 2024 14:04

financialounge -  BNY Mellon Investment Management mercati Shamik Dhar
Il 2024 è un anno cruciale per i mercati, che dopo un lungo periodo anomalo sono tornati ad una ‘vecchia normalità’, con tassi reali più elevati destinati a permanere. Non è scontato che l’inflazione torni al target delle Banche Centrali e il rally di tutti i mercati di gennaio-febbraio 2024 era un sintomo di eccessivo ottimismo sui futuri tagli, mentre gli investitori potranno invece finalmente contare sul reddito fisso, che dovrebbe fornire una copertura migliore nei portafogli. Un’eventuale performance deludente delle azioni potrebbe inoltre essere compensata da maggiori rendimenti obbligazionari, e i gestori di portafogli multi-asset dovrebbero tenerne conto.

POSSIBILE CAMBIO DI LEADERSHIP NELL’AZIONARIO


E’ l’indicazione di Shamik Dhar, Chief economist di BNY Mellon Investment Management, che ha raccolto analisi e previsioni di economisti e gestori del gruppo su economie e mercati emerse in occasione della European Investment Conference 2024 di BNY Mellon Investment Management. Jon Bell, Global income portfolio manager di Newton, ha affrontato il tema di un possibile cambio di leadership nei mercati azionari, rilevando il superamento del quadro positivo per le azioni growth e prevedendo uno scenario in cui i dividendi diventano più importanti, anche perché la loro capitalizzazione è fondamentale per i rendimenti. Dhar ricorda il ruolo storico dei dividendi dopo le bolle delle azioni e crede che probabilmente gli Anni Venti di questo secolo saranno ricordati per il ruolo fondamentale dei dividendi.

CERCARE LA QUALITA’, L’IA GUIDERA’ GLI UTILI


Alan Edington, Investment manager di Walter Scott, sottolinea l’importanza di andare alla ricerca della qualità ritenendo che con il tempo l’IA guiderà la crescita degli utili di molte aziende, con opportunità in settori come sanità, automazione e pubblicità, mentre anche i semiconduttori sono un interessante caso di studio in un quadro geopolitico in movimento. Secondo Edington la crescita degli utili sarà determinante per le azioni a condizione che non siano eccessivamente costose. Occorre cercare società la cui crescita degli utili non sia interessata dalle sfide incombenti ed in grado di beneficiare di trend di crescita secolare, che significa investire a lungo termine con un’esposizione su titoli a redditività elevata con potere di determinazione dei prezzi e bilanci solidi.

MERCATI OBBLIGAZIONARI IN FASE POSITIVA


April LaRusse, Head of fixed income specialists, Insight Investment, si concentra sulla “sorprendente resilienza economica”, osservando che le aziende hanno agito in modo intelligente rimborsando il debito ed evitato di emettere obbligazioni a lungo termine, in attesa di una possibile diminuzione dei tassi per ridurre la cedola. I livelli di default non sono cresciuti e le società possono finanziarsi ricorrendo anche al credito privato e l private equity.  Secondo l’esperta, i mercati stanno attraversando una fase di slancio positiva, e gli spread creditizi subiranno una contrazione, in parte perché lo scenario economico sta apparentemente migliorando ed in parte perché i tassi hanno intrapreso una traiettoria al ribasso.

HIGH YIELD: POCHI DEFAULT, SPREAD DESTINATI A SCENDERE


Anche Uli Gerhard, Senior high yield portfolio manager, di Insight Investment, sottolinea i bassi tassi di default nell’high yield, un segmento in cui è importante avere prospettive globali. Ma nella maggior parte dei casi, selezionando le società, gli investitori giusti non dovrebbero avere problemi. La correlazione tra calo dei prestiti bancari e aumento dei default non funziona più, grazie al credito privato. Ma in questo segmento, avverte Gerhard, è meglio sapere in cosa si investe. Oggi i margini di profitto della maggior parte delle società sono soddisfacenti, grazie ad una maggiore disciplina degli emittenti di high yield, il cui indebitamento è diminuito.  Il debito investment grade è invece aumentato nell’ultimo periodo, e secondo l’esperto forse è un altro motivo per cui gli spread high yield dovrebbero essere più bassi rispetto a 10 anni fa.

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