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Bond asiatici, perché incrementano l'efficienza del portafoglio

7 Maggio 2015 11:00
financialounge -  Asia Clifford Lau Columbia Threadneedle Investments Fondi obbligazionari mercati obbligazionari
I mercati mondiali del reddito fisso sono entrati in una fase di graduale normalizzazione, dopo un periodo prolungato di bassi tassi d'interesse dovuto alla politica di allentamento monetario senza precedenti adottata dalle banche centrali. In previsione di un aumento della volatilità, alla luce della graduale rimozione delle iniezioni di liquidità da parte delle autorità politiche, per Clifford Lau, Responsabile reddito fisso, Asia-Pacifico di Columbia Threadneedle Investments, sarà necessario adottare un approccio dinamico all'allocazione degli investimenti per aiutare i risparmiatori che desiderano continuare a investire nel reddito fisso ad affrontare questo contesto in rapida evoluzione.
Tra le opzioni a disposizione figura il mercato asiatico del reddito fisso che è stata una delle classi di attività a più rapida crescita nell'ultimo decennio. Negli anni esso ha inoltre realizzato una diversificazione a livello settoriale grazie al crescente numero di società asiatiche che hanno raccolto capitali esteri (USD) per rifinanziarsi e affrontare nuovi investimenti. I mercati in valuta locale hanno altresì beneficiato di una riduzione dell'emissione di debito sovrano da parte dei paesi asiatici, grazie al miglioramento dei bilanci pubblici.
“Fino a quasi dieci anni fa, le emissioni sovrane e quasi sovrane asiatiche rappresentavano oltre il 60% della capitalizzazione di mercato nell'universo del credito asiatico denominato in dollari. Oggi, quasi il 67% della capitalizzazione di mercato delle emissioni ad alto rating e “high yield” asiatiche è riconducibile alle società e alle istituzioni finanziarie” fa presente Clifford Lau che, subito dopo, ricorda come il mercato asiatico del reddito fisso, e in particolare il mercato del credito asiatico denominato in dollari, abbia generato ottime performance, anche grazie alla bassa volatilità, con rendimenti annualizzati complessivi del 7,8%, 6,3% e 6,8% a un anno, tre anni e cinque anni rispettivamente, a fine marzo 2015. Inoltre, rileva lo strategist, le obbligazioni asiatiche offrono tuttora uno spread maggiore rispetto alle omologhe globali.
“Considerate la resistenza complessiva delle economie asiatiche, le valutazioni interessanti e l'impatto positivo degli investimenti sui portafogli esistenti dei mercati emergenti e obbligazionari globali, il mercato asiatico del reddito fisso rappresenta una valida allocazione per costruire un portafoglio globale efficiente e ben diversificato” afferma Clifford Lau secondo il quale la scarsa correlazione tra i bond asiatici e gli altri indici rappresenta un ulteriore plus di assoluto rilievo.
“Per gli investitori globali, l'indice JP Morgan Asia Credit è un importante strumento di diversificazione del portafoglio, tenuto conto del suo interessante profilo di rischio/rendimento e della scarsa correlazione con le obbligazioni globali. Per chi investe nei mercati emergenti, la correlazione tra i mercati asiatici e l'indice JP Morgan Emerging Market Bond è comprensibilmente piuttosto elevata, in quanto l'Asia comprende ancora numerosi paesi emergenti. Tuttavia, l'inserimento in portafoglio di obbligazioni asiatiche riesce ancora ad abbassare la deviazione standard complessiva del portafoglio, migliorando la frontiera efficiente” puntualizza Clifford Lau.
In particolare, per quanto riguarda l'investitore globale, l'inserimento di obbligazioni societarie asiatiche e di titoli di Stato asiatici denominati in valuta locale apporta vantaggi al portafoglio obbligazionario globale, incrementando i rendimenti e riducendo la volatilità. Poiché il ritmo della crescita economica in Asia resta superiore alla media mondiale, le obbligazioni corporate e i titoli di Stato asiatici dovrebbero risultare allettanti per l'investitore globale.
“Per quanto riguarda chi investe nei mercati emergenti, gli investitori operanti in dollari USA sono in grado di ridurre notevolmente la deviazione standard del loro portafoglio pur mantenendo rendimenti competitivi. Rispetto al resto dei mercati emergenti, in Asia i rischi geopolitici sono relativamente contenuti, il che contribuisce a ridurre la volatilità della performance delle relative attività. Per gli investitori che ricercano un'esposizione al rischio in valuta locale, l'inserimento in portafoglio di titoli di Stato asiatici in valuta locale determina un considerevole effetto positivo per il portafoglio, incrementando il rendimento complessivo e riducendo al contempo in misura significativa la deviazione standard del portafoglio” conclude Clifford Lau.
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