Investire in azioni

Il mercato premia Italia, Giappone e value, ma i trend secolari rimangono in focus

Occorre comprendere l’impatto dei tassi sulle singole aziende privilegiando nel breve Piazza Affari, Tokyo e il value. Ma a fare la differenza nel medio lungo termine saranno i trend secolari come i big data

di Leo Campagna 21 Febbraio 2022 13:02

financialounge -  AllianceBernstein Amundi Capital Group Credit Suisse Edmond de Rothschild Ethenea GAM Investments Morgan Stanley Investment Management Schroders

COMPRENDERE L’IMPATTO DEI TASSI SULLE SINGOLE AZIENDE


Mentre molti investitori azionari continuano a interrogarsi sugli effetti che i rialzi dei tassi producono sui rendimenti, gli esperti di AllianceBernstein credono invece che sia più importante comprendere il potenziale impatto sulle singole aziende. Per questo, l’evoluzione del quadro politico e i trend dell’inflazione nel 2022 devono ricevere la massima attenzione. Per superare questa fase di incertezza, è la raccomandazione conclusiva nell’articolo AB: gli aumenti dei tassi non avranno lo stesso impatto su tutte le azioni di Mark Phelps, Chief Investment Officer e Dev Chakrabarti, Portfolio Manager/Senior Research Analyst—Concentrated Global Growth di AllianceBernstein, vanno privilegiate le aziende di qualità con cash flow stabili che possano spiccare in un contesto nebuloso grazie a una solida e chiara capacità di generare utili.

TITOLI GROWTH PIÙ VULNERABILI


Gli esperti di Morgan Stanley Investment Management si aspettano che nel 2022 il posizionamento degli investitori sull’azionario cresca, poiché le previsioni di una stretta monetaria comunque modesta manterranno i tassi storicamente bassi. È probabile che l’aumento dei tassi della Fed avverrà verso il punto centrale del ciclo, nel quale storicamente le società growth e quality sembrano meglio posizionate rispetto a quelle value e small cap. Ma, come si sottolinea nell’articolo Preferenza per le azioni anche nel 2022, Fed e ciclo sosterranno i titoli quality le valutazioni elevate dei titoli growth ne aumentano anche la vulnerabilità: il segmento con maggiore potenziale sarà pertanto quello dei titoli quality.

UNA ROTAZIONE PLURIENNALE VERSO IL VALUE


Gli esperti di Amundi ritengono che nel corso del 2022 la rotazione verso il value europeo proseguirà, poiché il momentum economico resta favorevole e stiamo entrando in un regime di inflazione più persistente. Ma nell’articolo Amundi: "La rotazione verso il value destinata a durare" avvertono che la traiettoria non sarà lineare, anche se non prevedono un'inversione di tendenza. Poiché lo sconto del value rispetto al growth rimane storicamente elevato nonostante le recenti performance, vedono piuttosto spazio per una rotazione pluriennale, a vantaggio degli investitori di lungo termine, che dovrebbero però essere selettivi. La prima parte della rotazione ha favorito tutte le aree value, ma la fase successiva sarà più diversificata, per cui più avanza la rotazione, più gli investitori dovranno concentrarsi sulla selezione e assumere un atteggiamento mentale orientato ai rendimenti reali, cercando aziende in grado di mantenere la crescita di margini e utili e continuare a offrire dividendi sostenibili.

PREFERENZA PER LE AZIONI DI ITALIA E GIAPPONE


A livello tattico Credit Suisse ha deciso di annullare il sovrappeso sulle azioni tedesche e di reinvestire i proventi nei titoli finanziari globali che dovrebbero offrire un posizionamento capace di registrare un’outperformance rispetto ad altre aree di mercato in un contesto caratterizzato da rialzi dei tassi d’interesse. “Nell’arco dei prossimi sei mesi, attendiamo rendimenti interessanti dalle azioni globali e, nell’ambito dei mercati sviluppati, preferiamo Italia e Giappone”, specificano nell’articolo Credit Suisse vede rendimenti interessanti a Piazza Affari gli esperti di Credit Suisse. Le azioni italiane, è la tesi dei manager della casa d’investimento elvetica, offrono un potenziale di rimbalzo interessante in un quadro robusto degli utili.

PIÙ AZIONI CINESI PER DIVERSIFICARE


Edmond de Rothschild ritiene anche che sia troppo presto per aumentare il rischio nei portafogli viste le molte incertezze, dalla politica monetaria USA alla crisi ucraina. Tuttavia, come ha modo si spiegare nel dettaglio nell’articolo Edmond de Rothschild mantiene le posizioni sulle azioni, brutte notizie già prezzate la casa d’investimento ritiene che, essendo l’unico Stato che può permettersi il lusso di allentare la politica economica, la Cina offra un potenziale di diversificazione.

TREND SECOLARI IN ATTO


Steven Watson, gestore di portafoglio azionario di Capital Group, sottolinea i trend di crescita secolare che probabilmente continueranno nel lungo periodo, citando settori come i veicoli elettrici, le rinnovabili e la tecnologia medica, che sono ancora in una fase di sviluppo iniziale. La penetrazione di queste tecnologie rivoluzionarie, rispetto al mercato nel complesso, è ancora relativamente ridotta, e questo come argomentato nell’articolo Ecco le occasioni di investimento in un’economia globale in evoluzione offre alle aziende di questi settori il potenziale per crescere significativamente nel lungo periodo.

FOCUS SU BIG DATA


Secondo David Goodman, Investment Manager di GAM Investments, se i dati non vengono gestiti nel modo giusto risultano quasi inutili. Una conferma in questo senso l’ha fornita un sondaggio da commissionato da Seagate technologies nel luglio 2020 che ha coinvolto 1.500 aziende leader, da cui è emerso che circa due terzi dei dati a disposizione delle imprese rimangono non gestiti. "L’analisi delle informazioni ricavate dal sondaggio segnala come le aziende vincenti siano quelle che riescono a stabilire legami robusti con dati di massa. In pratica, il valore ricavato dai dati influenza direttamente il successo dell’azienda" ha dichiarato Dave Mosley,CEO di Seagate nell’articolo Non solo Google: ecco le aziende vincenti grazie ai big data.

L’INIZIO DEL DECLINO DI FACEBOOK: LA FUGA DEI GIOVANI


I risultati hanno confermato che Facebook sta iniziando a rallentare. “Stiamo assistendo a un chiaro deterioramento dell’engagement, in quanto le persone usano sempre meno Facebook: il numero di utenti attivi su base giornaliera è crollato negli ultimi tre mesi del 2021 per la prima volta nella storia”, prosegue l’analisi di Schroders nell’articolo Schroders: “Facebook rallenta, ecco perché le persone lo usano meno”. I più giovani non usano più il social di Mark Zuckerberg. “Gli utenti con un’età compresa tra i 18 e i 24 anni, stanno mostrando interesse per altre piattaforme - aggiungono gli esperti della casa di investimento -. Le ricerche mostrano che solo il 27% dei teenagers usa Facebook tutti i giorni, in calo dal 94% del 2012”.

UN FONDO SENZA BENCHMARK


Il punto di forza del comparto Ethna-AKTIV che ha festeggiato i 20 anni di attività, è che non segue alcun benchmark, consentendo di investire esclusivamente nei titoli in cui si crede di più. "L'approccio del fondo - ha spiegato nell’articolo Ethenea festeggia 20 anni del primo fondo Luca Pesarini fondatore, insieme a Arnoldo Valsangiacomo, di Ethenea - che combina l'attenzione alla conservazione del capitale con un alto grado di flessibilità, si è dimostrato più volte efficace. Come risultato, abbiamo superato con successo diverse crisi, tra cui la crisi finanziaria globale del 2008, la crisi dell'euro del 2012 e, più recentemente, l'impatto della pandemia di Covid-19 nel 2020".

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