Investire in azioni

Il 2022 inizia nel segno dell’Asia, ma è indispensabile diversificare l’esposizione

La variante Omricon del virus non dovrebbe rallentare la ripresa. In Cina dopo la correzione c’è una maggiore protezione dal rischio di ribasso mentre nel resto dell’Asia serve selezione

di Leo Campagna 3 Gennaio 2022 11:45

financialounge -  abrdn azioni Candriam idee di investimento JP Morgan Asset Management Schroders

OMRICON NON RALLENTERÀ LA RIPRESA


Negli ultimi giorni dell’anno, nonostante la crescita esponenziale dei contagi in Europa e negli Stati Uniti, sembra che la variante Omicron del Covid-19 faccia meno paura e sui mercati è tornato un cauto ottimismo. Le Borse europee hanno infatti imboccato la strada del rialzo, dopo la chiusura record di Wall Street, l’ennesima del 2021. In verde anche le Borse asiatiche. Come si legge nell’articolo JP Morgan: “Omicron non rallenterà la ripresa” secondo gli esperti di JP Morgan la variante Omicron non avrà un impatto significativo sulla crescita economica e al contrario potrebbe dare un’accelerata alla fine della pandemia.

CINA, INVESTITORI MESSI ALLA PROVA


Nel 2021, gli investitori in Cina hanno dovuto affrontare un insolito grado di incertezza su cambiamenti politici sempre più imprevedibili e il crescente controllo del Partito a tutti i livelli. Mentre il contesto di mercato è stato generalmente deludente, secondo Jan Boudewijns e Paulo Salazar, co-responsabili Emerging Market Equities di CANDRIAM, la combinazione di questi venti contrari metterà alla prova il modo in cui gli investitori nazionali ed esteri si avvicinano al mercato cinese. Gli investitori, sottolineano nell’articolo Cina, la stretta del governo è una sfida per gli investitori nel 2022 i due esperti di CANDRIAM, hanno la possibilità di esprimere il dissenso tramite le loro decisioni ed esercitare pressioni su Pechino affinché sviluppi un'economia e una società sostenibili. I grandi investitori istituzionali e internazionali che operano in Cina, non possono scappare ogni volta che succede qualcosa che non gli piace, ma hanno un ruolo importante da svolgere. Resta da vedere se sopravviveranno al Partito comunista cinese.

UNA MAGGIORE PROTEZIONE DAL RISCHIO DI RIBASSO


“È sempre più cruciale “ spiega nell’articolo Schroders: "Azioni, bond e yuan rendono la Cina interessante per il 2022” Louisa Lo, China Fund Manager di Schroders “la ‘strategia di doppia circolazione’, ovvero il focus sulle esportazioni in un’ottica di lungo periodo e il sostegno ai consumi interni, allo sviluppo dei prodotto locali e alla localizzazione dell’attività di R&S. Un contesto nel quale i consumi interni dovrebbero confermarsi un driver di crescita fondamentale nel 2022 e oltre”. In ogni caso, la manager di Schroders intravede numerose opportunità in svariati settori dopo la correzione del mercato azionario cinese di quest’anno. “Pur in un contesto macroeconomico ancora difficile nel 2022, riteniamo nel complesso le valutazioni adeguate siano in grado di offrire una maggiore protezione dal rischio di ribasso” sottolinea Lo.

ASIA, DIVERSIFICARE L’ESPOSIZIONE


Molti elementi puntano a favore dei mercati azionari asiatici. I progressi dei vaccini indicano una transizione verso una gestione più endemica del Covid con allentamenti alle restrizioni e ripresa dei viaggi, mentre le esportazioni dovrebbero crescere di pari passo con l'aumento della domanda in USA e Europa, con benefici per gli utili aziendali. Resta l’incognita globale dell’inflazione anche se sinora in Asia non si sono manifestate forti pressioni sui prezzi. Per gli investitori è anche rassicurante il fatto che le banche centrali asiatiche, abbiano più spazio di manovra sui tassi. La Corea potrebbe presto alzarli ma nel complesso l’Asia continua a dare priorità al supporto delle economie, mentre i risultati aziendali sono in ottime condizioni e hanno centrato o superato le stime negli ultimi trimestri. Sono le considerazioni di James Thom, Senior Investment director di abrdn, nell’articolo abrdn: mercati asiatici brillanti verso il nuovo anno secondo cui gli investitori possono guardare con fiducia alle azioni asiatiche con la fase peggiore del Covid superata e le economie in piena ripartenza, il che attenuerà le pressioni inflazionistiche causate dai rallentamenti nella catena di fornitura. L’esperto di arbdn comunque Incoraggia caldamente a diversificare l'esposizione concentrandosi su aziende con potere di determinazione dei prezzi in grado di trasferire le pressioni sui costi per proteggere i margini.

IMMOBILIARE: BENE MAGAZZINI E CENTRI DATI


Le strozzature globali hanno portato a un aumento dell’inflazione, che si sta ora riversando sul mercato del lavoro, e ogni area del mercato immobiliare che utilizza materiali e impiega persone ne risentirà negativamente, a meno che non sia in grado trasferire i costi ai clienti. Ma alcuni sottosettori che pure rimangono poco approvvigionati e con limitate prospettive di aumento dell’offerta, in particolare stoccaggi, magazzini, data center, comparto residenziale sono proprio quelli che potrebbero vedere una crescita nel 2022. Lo sostengono nell’articolo Schroders: le 4 opportunità di investimento immobiliare nel 2022 Hugo Machin, Fund Manager, Global Cities, e Tom Walker, Co-Head of Global Real Estate Securities, di Schroders, secondo cui questi quattro settori potrebbero mettere a segno buone performance, in quanto non sono esposti all’inflazione da costi ma beneficiano di una domanda costante. Il residenziale secondo Machin e Walker può essere il miglior performer nel 2022: la domanda supera l’offerta e l’aumento dei tassi renderebbe ancora più costoso acquistare e costruire abitazioni, il che soffocherà la nuova offerta, rendendo gli alloggi accessibili a chi ha un costo del capitale più basso, come le istituzioni. Anche gli affitti dovrebbero godere di crescita solida.

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