Investire in obbligazioni

Esiste un supporto per i corporate bond ma la variabile chiave sono i tassi reali

Non si può escludere una stagflazione ma deleveraging, demografia e digitalizzazione dovrebbero consentire un rientro dell’inflazione fornendo un supporto ai bond societari. Focus sull’investimento responsabile

di Leo Campagna 10 Gennaio 2022 09:31

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LA MINACCIA DI STAGFLAZIONE


Tra i rischi per il 2022 BlackRock indica al primo posto un rallentamento della ripresa economica dovuta a una risorgenza globale della pandemia, che avrebbe effetti soprattutto in Cina, dove comunque dovrebbe essere mantenuta la politica monetaria accomodante. Altri due rischi, negativi sia per le azioni che per il reddito fisso, sono individuati in risposte più aggressive del previsto all’inflazione da parte delle banche centrali, e in conseguenza l’avvio di una spirale di stagflazione, che forzerebbe un’inversione di rotta della politica monetaria nel 2024. In altre parole, come illustrato nell’articolo BlackRock: scenario ancora positivo per le azioni e negativo per i bond BlackRock vede il rischio di uno scenario confuso, in cui le aspettative di inflazione potrebbero disancorarsi dai target indicati dalle banche centrali, creando le condizioni per una prospettiva di stagflazione, vale a dire la combinazione di inflazione elevata e stagnazione economica, con effetti negativi sia sulle azioni che sui bond. Per questo sarà essenziale nel 2022 seguire con attenzione l’evoluzione sia dell’inflazione che delle politiche monetarie.

SUPPORTO PER I CORPORATE BOND


Nel complesso Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel afferma che le cose dovrebbero continuare a muoversi velocemente nel 2022, con i tre trend (vale a dire Deleveraging, Demografia e Digitalizzazione) che rappresentano alcune delle ragioni per cui l'inflazione dovrebbe meritare un posto più basso nella “tabella della paura” per il 2022. A meno che non ci sia un grave rallentamento globale o un persistente aumento dell'inflazione, la previsione di Mondher Bettaieb-Loriot argomentata nell’articolo Vontobel: i quattro trend che sostengono le obbligazioni societarie vede un supporto per le obbligazioni societarie dei mercati sviluppati, con una volatilità degli spread che probabilmente rimarrà moderata, soprattutto perché gli investitori continuano a confrontarsi con rendimenti reali negativi.

OCCORRE RESISTERE ALLE TENTAZIONI


Secondo Johanna Kyrklund, Chief Investment Officer & Global Head of Multi-Asset Investment, Schroders l’incessante ricerca di rendimento proseguirà ma occorre resistere alle tentazioni: in pratica, le opportunità non mancano ma non bisogna esagerare. “E’ vero che un eventuale rialzo dei rendimenti obbligazionari sia più che probabile ma sarà comunque contenuto ed è prematuro approfittare delle opportunità che si verranno a creare” commenta nell’articolo Schroders: “Meglio evitare grandi scommesse nei portafogli multi asset” la manager. Secondo la quale i minori stimoli fiscali spingeranno il settore privato verso una maggiore responsabilità. “Nel 2022 le misure monetarie e fiscali di stabilizzazione verranno eliminate e il settore privato dovrà guidare l’economia globale verso la crescita” conclude Kyrklund.

TASSI REALI VARIABILE CHIAVE


I temi più importanti nel corso del 2022 continueranno verosimilmente ad essere, secondo Salvatore Bruno, Responsabile Investimenti di Generali Investments Partners, le dinamiche dei prezzi nelle diverse aree, l’azione delle banche centrali, i programmi di investimento finanziati da spesa pubblica. Come si legge nell’articolo Generali Investments: inizio 2022 ancora favorevole per le azioni dal punto di vista degli asset più rischiosi, come azioni e corporate bond, la variabile chiave da tenere presente è la dinamica dei tassi reali, vale a dire al netto dell'inflazione, posto che Generali Investments si aspetta un’inflazione più persistente di quanto atteso dal mercato e, conseguentemente, tassi nominali in moderata ripresa.

IL NET ZERO È LA NUOVA STELLA POLARE PER MOLTE AZIENDE


Secondo Stephanie Maier, Global Head of Sustainable and Impact Investment di GAM Investments, a questo punto, non si stratta più di discutere sul perché dovremmo agire per combattere il cambiamento climatico, quanto piuttosto sul come. “Il Net Zero è la nuova stella polare per molte aziende che stanno modellando i loro impegni in tema di sostenibilità come risposta alle insistenti richieste da parte degli stakeholder e dei consumatori riconoscendo le opportunità della transizione, anziché i suoi rischi” specifica nell’articolo Cambiamento climatico e investimenti, è ora di cambiare marcia Maier. Un aspetto cruciale dal punto di vista degli investitori è una maggiore attenzione alla divulgazione e agli standard. In quest’ottica, si inserisce la prevista armonizzazione degli standard di divulgazione della sostenibilità da parte del nuovo International Sustainability Standards Board dell'IFRS Foundation, “Tuttavia” fa presente la manager di GAM Investments “è improbabile che possa essere in grado di fornire un quadro completo per il futuro. Inoltre occorrerà verificare se riuscirà a creare i presupposti per dati migliori o soltanto a una maggiore divulgazione”.

FOCUS SULL’INVESTIMENTO RESPONSABILE


Guardando al futuro, l’investimento responsabile diventa il focus principale dei nuovi prodotti che saranno lanciati sulla piattaforma di Amundi e, in linea con gli obiettivi indicati dalla casa nel piano ESG Ambition & Net Zero, Amundi punta a raddoppiare la quota di ETF orientati all’investimento responsabile classificati come SFDR 8 o SFDR 9, che raggiungeranno il 40% dell’offerta totale di ETF entro il 2025. Questa piattaforma, come si si legge nell’articolo Amundi guarda al futuro con grandi ambizioni dopo l’acquisizione di Lyxor sarà guidata da Arnaud Llinas, mentre la posizione di leadership negli investimenti liquid alternative sarà ulteriormente rafforzata dalla creazione della linea di business Amundi Alternatives, che sarà affidata a Nathanaël Benzaken.

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