Investire in obbligazioni

Bond bancari, debito emergente e high yield per un’asset allocation senza confini

Forse le attese per i tassi sono esagerate ma la posta in palio con l’inflazione è alta e sostiene l’avversione al rischio. Opportunità nei bond bancari, negli high yield e, tramite un approccio attivo, nel debito emergente

di Leo Campagna 21 Febbraio 2022 12:34

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IL PESO DEI NUOVI DATI MACRO PER I POLICY MAKER


È ormai evidente come le incertezze sul futuro dei prezzi al consumo aumentino il peso dei nuovi dati per i policy maker. “Prevediamo che l'inflazione si assesti intorno ai picchi attuali, almeno nel primo trimestre, per poi scendere lentamente in seguito”, riferisce nell’articolo Generali Investments: Come muoversi dopo la stretta della Bce Martin Wolburg, Senior Economist di Generali Investments, che poi aggiunge: “È probabile che nella riunione di marzo siano riviste al rialzo le proiezioni di inflazione e si renda necessaria una ricalibratura dell'APP (Asset Purchase Programme), il programma di acquisto di titoli pubblici e privati dell'Eurosistema”

ATTESE SUI TASSI ESAGERATE


Al momento, il mercato prevede due rialzi di 25 punti base entro fine anno, sebbene la Bce ritenga esagerate queste aspettative. Ma il passato insegna che le attese della Bce possono mutare rapidamente. Le sorprese al rialzo dell’inflazione e i toni aggressivi delle Banche Centrali non trovano ancora riscontro nei fondamentali societari, osserva nell’articolo J.P. Morgan AM: la svolta della Bce pesa ancora sulle obbligazioni europee il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management: i bilanci continuano a essere solidi e sembrano in grado di assorbire il maggior costo del debito derivante dai rialzi dei tassi. Gli spread europei hanno reagito comunque alla svolta rigorista della Bce allargandosi in tutte le fasce del rischio, con lo spread tra i decennali italiani e tedeschi salito fino all’1,63%, il massimo da luglio 2020.

INFLAZIONE, LA POSTA IN GIOCO È ALTA


"Quello che tutti ci auguriamo è che l'inflazione arrivi a un picco presto - ha commentato Kristina Hooper Chief Global Market Strategist di Invesco, nell’articolo Invesco: "L'invasione russa aumenterebbe la pressione sull'inflazione" ma forse questo non succederà se la Russia invaderà l'Ucraina. Ciò comporterebbe pesanti sanzioni per la Russia che farebbero salire il prezzo del petrolio alle stelle, e questo aumenterebbe tutte le pressioni inflattive che stiamo vivendo in questo momento. La posta in gioco è veramente molto alta".

FED E INFLAZIONE ALIMENTANO L’AVVERSIONE AL RISCHIO


Nell’articolo Come aggiustare il portafoglio d'investimento nel nuovo contesto di politica monetaria NN Investment Partners sottolinea come le crescenti preoccupazioni per l'inflazione e le aspettative di una più rapida normalizzazione della politica monetaria americana rimangano i principali motori dell'avversione al rischio, con gli investitori anche preoccupati per le tensioni tra Russia e Occidente. L'aumento dei prezzi dell'energia potrebbe ritardare il previsto calo dell'inflazione e frenare la ripresa. In Cina, il debole slancio di crescita causato dalla tolleranza zero sul Covid e la crisi di fiducia nel mercato immobiliare hanno anche causato un aumento dei timori per la crescita globale.

SPREAD HIGH YIELD APPENA PIÙ AMPI


Nei mercati creditizi il quadro è molto più semplice, spiega nell’articolo Mercato del credito al riparo dalla volatilità, nessuna recessione in arrivo Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income di Neuberger Berman, e non si intravvedono segnali di imminente recessione. Da inizio anno lo spread dell’indice Global High Yield si è ampliato di appena 50 punti, rimanendo sotto i livelli di novembre. Se il sell-off azionario e l’appiattimento della curva dei rendimenti fossero legati a un rallentamento dell’economia difficilmente avremmo assistito a una tale stabilità o ad afflussi così robusti a favore delle recenti emissioni di High Yield e corporate bond ibridi.

PREFERENZA PER LE OBBLIGAZIONI BANCARIE


Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel, nota che l'emissione di debito a livello corporate potrebbe essere inferiore al previsto, dato che la domanda di prestiti sta aumentando in Italia e che il finanziamento bancario è diventato più economico del finanziamento obbligazionario nel mercato europeo, per cui una minore emissione corporate sostiene le emissioni esistenti. In conclusione l’esperto di Vontobel nell’articolo Vontobel: c'è valore nelle obbligazioni italiane, soprattutto in quelle bancarie esprime una preferenza per le obbligazioni delle maggiori banche italiane, sia a livello senior non privilegiato che gli Additional Tier 1 (At1) o i Contingent Convertible (CoCo).

DEBITO EMERGENTE, È IL MOMENTO DI UN APPROCCIO ATTIVO


Nonostante i molteplici problemi, sottolinea nell’articolo BlueBay: non è il momento di abbandonare il debito dei mercati emergenti Polina Kurdyavko, Head of Emerging Markets, Senior Portfolio Manager, di BlueBay Asset Management, non significa che gli investitori debbano evitare i mercati emergenti, anzi questo è proprio il momento per adottare un approccio attivo. Le convenzioni consolidate sono che il debito locale emergente sottoperforma in un contesto di tassi in aumento, ma una serie di indicazioni suggeriscono che gran parte dell’impatto si è già sentito e che flussi e fondamentali potrebbero essere di supporto. Gran parte dei mercati emergenti ha già alzato i tassi l’anno scorso, e oggi la maggior parte registra tassi reali positivi su un orizzonte di un anno, il che rappresenta il più alto differenziale storico con i mercati sviluppati. Allo stesso tempo, le dinamiche delle partite correnti restano di supporto.

LE ASSET CLASS DELL’INDIA POCO PRESENTI NEI PORTAFOGLI


Secondo Lee Collins, Head of Index Fixed Income di Legal & General Investment Management, “il gigante India si è svegliato”. Con 1,4 miliardi di abitanti, la nazione democratica più grande al mondo sta crescendo più rapidamente, ma è considerata ancora un investimento minore, poco presente nei portafogli. I bond governativi indiani non sono inclusi in nessuno dei maggiori indici sui titoli di Stato dei mercati emergenti soprattutto per due ragioni, spiega Collins nell’articolo LGIM: l'India risveglia l'appetito degli investitori in titoli di Stato le quote storiche di investitori stranieri ammessi e le difficoltà operative per chi vuole investire in valuta locale.

ASSET ALLOCATION SENZA CONFINI E CON LA MASSIMA FLESSIBILITÀ


La strategia del comparto T. Rowe Price Funds SICAV – Global Allocation Extended Fund, illustrata nell’articolo Ecco i segreti della soluzione multi-asset di T. Rowe Price si propone di offrire un investimento diversificato su scala mondiale tramite un’asset allocation strategica senza confini e una gestione attiva senza compromessi. Un portafoglio trasparente di investimenti liquidi, progettato per offrire un profilo di rischio/rendimento più stabile e protezione dai ribassi attraverso fonti di rendimento diversificate. È questa la strategia del comparto T. Rowe Price Funds SICAV – Global Allocation Extended Fund, che sfrutta la flessibilità per individuare opportunità fra tutte le asset class e all’interno di ciascuna di esse.

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