Investire in obbligazioni

Anticipare i movimenti dell’inflazione e sfruttare gli effetti positivi dei fattori ESG

Non è il momento di tornare ad investire massicciamente sulle asset class di rischio. I tassi reali restano in territorio negativo ma mercati emergenti e attivi cross-asset consentono di contrastare gli effetti inflattivi

di Leo Campagna 13 Dicembre 2021 09:39

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NON È IL MOMENTO DI TORNARE A INVESTIRE MASSICCIAMENTE


La nuova versione del virus Covid-19, che preoccupa i mercati, non ha certo riportato indietro alla situazione drammatica di marzo del 2020, quando mercati e economie vennero investiti dall’emergenza pandemia, ma rappresenta comunque un’incertezza troppo grande per supportare l’opportunità di acquisti a prezzi convenienti, mentre la situazione suggerisce piuttosto di diversificare. Sono le indicazioni illustrate nell’articolo "Omicron incertezza troppo grande per offrire occasioni d’acquisto" dagli esperti di Schroders, dedicato a tracciare le aspettative per il prossimo anno. Johanna Kyrklund, Group Chief Investment Officer and Global Head of Multi-Asset di Schroders, ha sottolineato che negli ultimi due anni si è imparato molto sul virus e il suo impatto e la copertura vaccinale sta andando avanti veloce, almeno nel mondo sviluppato. Da quando è scattata la ripartenza, i mercati si sono mossi al rialzo portando le valutazioni a livelli elevati. Ma con la nuova variante che pone rischi alla crescita non è il caso di tornare a investire massicciamente.

NON RIPETERE L’ERRORE DI INIZIO 2021


Secondo Robert Surgent, Senior Portfolio Manager—Multi-Asset Strategies di Neuberger Berman, è possibile che il presidente della Fed Powell abbia iniziato a rispondere agli interrogativi posti dall’inflazione quando si è lasciato alle spalle il tanto amato lessico della “transitorietà” lasciando intendere che il tapering potrebbe concludersi con qualche mese di anticipo. Tornare al consensus di inizio 2021 può voler dire ripetere l’errore perché, come si legge nell’articolo NB: "I tassi reali sono la chiave per leggere correttamente le mosse della Fed" se il tasso terminale non riesce a crescere rispetto al livello attuale è difficile capire come possano crescere anche i tassi reali. La retorica della Fed è molto importante per capire se riuscirà ad attuare il tapering senza sembrare troppo aggressiva, scongiurando un sell-off del mercato o un rallentamento della crescita. Al tapering potrebbe seguire anche un ciclo di rialzo dei tassi più rapido, con una crescita del tasso terminale seguita da quella dei tassi reali, ma ci si chiede anche se la Fed possa spaventare in modo controproducente gli investitori o ancora se forze strutturali faranno sì che i tassi restino depressi indipendentemente dalla Fed.

COME ANTICIPARE I MOVIMENTI DELL’INFLAZIONE


Alla fine l’inflazione è arrivata e non è una breve visita indotta dal Covid-19, ma una lunga permanenza causata dalla domanda sostenuta e dalle strozzature delle filiere produttive. I dati economici possono essere sfasati di settimane o mesi e non sono l’ideale per prevedere l’impatto reale. Per tracciare in modo rapido e accurato il percorso dell’inflazione, AllianceBernstein ha sviluppato un “dashboard” a 360° usando indicatori tradizionali, big data e opinioni del team di ricerca globale della grande casa. Un’analisi firmata da Eric Winograd, Susan Hutman e Robert Hopper e spiegata nei dettagli nell’articolo AllianceBernstein: perché l'inflazione continua a salire e come anticipare i movimenti al rialzo.
Segnala che da metà 2020 l’inflazione generata dai beni si è sdoppiata da quella da servizi schizzando a doppia cifra per la combinazione di domanda inespressa e blocchi delle filiere produttive, un fatto del tutto inedito che sta provocando un aumento significativo dell’inflazione di fondo.

GLI EFFETTI POSITIVI DEL MOVIMENTO ESG


“Il movimento Esg – argomenta nell’articolo Candriam: il ruolo delle aziende per combattere la povertà educativa Theany Bazet, Thematic Fund Manager di Candriam- ha dimostrato il proprio effetto positivo nel promuovere le aziende a incorporare le questioni di sostenibilità nella loro visione strategica, chiedendo anche più trasparenza. L’attivismo degli azionisti chiede sempre più spesso un cambiamento, migliori pratiche e maggiore responsabilità. Ora che le questioni sociali sono diventate più importanti, gli investitori responsabili continuano a evolversi e ad allineare le proprie pratiche d’investimento verso quelle aziende che aprono la strada a un contributo trasformativo verso la riduzione delle disuguaglianze e verso società più giuste ed eque”.

MERCATI EMERGENTI CRUCIALI PER IL SUCCESSO DELLA DECARBONIZZAZIONE


Per Robeco Cina e India devono crescere puntando sulle fonti a bassa emissione di carbonio mentre Russia a Arabia Saudita devono ridurre la loro dipendenza economica dall’export di petrolio e dal gas. La Cina e l'India sono i maggiori consumatori di energia a livello mondiale e, a differenza di molti mercati sviluppati, dove la domanda di elettricità ha già raggiunto il picco intorno al 2007, impiegheranno più tempo per raggiungere la carbon neutrality. “Alla luce del loro significativo contributo alla crescita globale rendere verdi i settori energetici di Cina e India è cruciale nel determinare il successo della spinta globale alla decarbonizzazione”, commenta nell’articolo Robeco:”Il successo alla decarbonizzazione globale passa dai mercati emergenti” Jan de Bruijn, Client Portfolio Manager Emerging Markets di Robeco.

LA FUNZIONE DEGLI ATTIVI CROSS-ASSET


Nella categoria relativa agli attivi “cross-asset”, le preferenze degli intervistati nell’indagibne condotta da CREATE-Research e Amundi sono, nell’ordine, infrastrutture (59%), real estate (56%) e private equity (48%). “Evidenziano rendimenti simili a quelli delle azioni e caratteristiche comparabili alle obbligazioni: consentono di realizzare una crescita del capitale per mitigare i disavanzi del piano, generano un reddito regolare per il pagamento delle pensioni, e forniscono una protezione dall'inflazione”, spiegano nell’articolo Amundi: “I piani pensionistici a prestazione definita si trovano in un circolo vizioso” i manager di Amundi.

MERCATO IMPEGNATIVO PER L’INVESTMENT GRADE


Natixis IM ritiene che il mercato investment grade si rivelerà ancora più impegnativo, dato che gli spread hanno poco spazio per restringersi ancora e sono destinati probabilmente ad allargarsi in un contesto di risk off. Inoltre, i rendimenti si muoveranno probabilmente in tandem con qualsiasi rivalutazione di quelli dei Treasury. Conseguentemente, sottolineano nell’articolo Natixis vede un 2022 difficile per i mercati obbligazionari Jack Janasiewicz e Garrett Melson di Natixis Investment Managers Solutions,occorre volgere l’attenzione verso le emissioni più legate agli spread: high yield, debito dei mercati emergenti e prestiti. Dato il contesto economico, unito alle prospettive limitate di inadempienze sul fronte dei default, gli esperti di Natixis IM considerano i prestiti più attraenti rispetto all'high yield, data la componente di durata. Per quanto riguarda i mercati emergenti, resta da vedere se andrà in scena una storia di crescita globale ri-sincronizzata nella seconda metà dell’anno. Se dovesse realizzarsi, il debito dei mercati emergenti potrebbe avere il suo momento di gloria, ma per ora secondo Natixis IM rappresenta più un elemento per bilanciare le esposizioni sui Treasury e sui prestiti nei portafogli.

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